Appunti per un film sulla lotta di classe

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2007/2008
Altri Percorsi

Fabbrica|Teatro Stabile dell’Umbria|Fandango
Appunti per un film sulla lotta di classe
uno spettacolo di e con Ascanio Celestini
musiche Matteo D’Agostino
suono e luci Andrea Pesce

Ascanio Celestini, sottile nella figura e nella poetica, inconfondibile per simpatia e per stile, stupisce ancora una volta con lo spettacolo Appunti per un film sulla lotta di classe. Lo fa con le sue storie ed anche con le sue canzoni.
Su una scena spoglia l’attore e autore dà voce a testi scritti da lui con musiche composte da Matteo D’Agostino che qui lo accompagna alla chitarra insieme al violoncello di Roberto Boarini e alla fisarmonica di Gianluca Casadei. Nato dai racconti dei precari dei call center cui Celestini ha prestato un orecchio attento, negli ultimi due anni, lo spettacolo si preoccupa di analizzare il rapporto fra l’uomo e l’istituzione. Un’istituzione che si fa totalizzante, come nei campi di concentramento, come nei manicomi, suoi vecchi temi. Qui il call center diviene metafora dell’amorfizzazione intellettuale totale, l’uomo non è più umano, bada solo a racimolare qualche soldo poiché fa una professione senza obiettivi, senza futuro.
“Una volta, scrive nei suoi appunti Celestini, le persone che appartenevano alle diverse classi sociali avevano anche culture diverse. Il ricco suonava Mozart, il povero ballava il saltarello. Oggi è possibile che sentano entrambi De André o D’Alessio, oggi la differenza è solo nei soldi.
Così ho incominciato a raccogliere storie per capire cosa è rimasto della coscienza e dell’identità nell’appartenenza a una classe e mi è sembrato che in particolare nel lavoro precario si aprisse una vera voragine. Ci sono certi operatori del call center che stanno al telefono con la stessa crisi della presenza che attraversa uno che se ne va al funerale di suo fratello. Vanno al lavoro come si va a visitare una città bombardata. Rispondono al telefono, ma sono anestetizzati, colpiti dall’azzeramento che l’istituzione opera su di loro come una divinità antica e feroce che li rende ombre”.
Gli Appunti sono un estratto di un percorso più complesso che l’artista romano sta portando avanti per cercare di decifrare e mettere a nudo, attraverso il suo linguaggio sempre diretto e spontaneo, quelle che sono le nuove connotazioni simboliche della “lotta di classe” in una società ormai postcapitalista come la nostra.
Con gli Appunti Celestini prende, in qualche modo, le distanze dalla memoria storica, a cui ci aveva abituato attraverso le sue intense narrazioni sulla Resistenza o la vita in fabbrica e ci racconta qualcosa del nostro presente.
Ci racconta l’uomo, il lavoro, una tipologia di lavoratori che, dice ancora Celestini, “è come se tutti i giorni avesse una bomba in tasca con il suo fastidioso ticchettio che prima o poi scoppierà. Una bomba che dura tre mesi, il tempo della durata di un contratto”. Ancora una volta, con questo spettacolo, Celestini dà prova di una grande sensibilità narrativa e di una capacità di rendere, in maniera amara e divertente al tempo stesso, le contraddizioni che impregnano la vita contemporanea.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30