Arcadia con Sellerio. Il borghese pellegrino

di e con Marco Malvaldi, l’amatissimo creatore della serie dei delitti del BarLume.

Incontri e convegni , Presentazione libro

Al nostro Facebook Festival dedicato alla casa editrice Sellerio, ‘La letteratura ha un colore blu’, partecipa Marco Malvaldi, l’amatissimo creatore della serie dei delitti del BarLume.
Per l’occasione ritorna Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana, in un giallo dal meccanismo perfetto tra atmosfere gotiche e buona cucina.
A cinque anni di distanza dal suo primo, fortuito, caso criminale (raccontato nel precedente Odore di chiuso), Pellegrino Artusi è ospite di un antico castello che un agrario capitalista ha acquisito con tutta la servitù, trasformando il podere in una azienda agricola d’avanguardia.

È stato invitato perché è un florido mercante, nonché famoso autore della Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, il libro con cui codificava la cucina italiana e contribuiva anche, con i sapidi aneddoti uniti alle ricette, a diffondere nei tinelli delle case la lingua nazionale. Oltre al proprietario, Secondo Gazzolo, con la moglie, completano il gruppo altri illustri signori.

Il professor Mantegazza, amico di Artusi, fisiologo di fama internazionale; il banchiere Viterbo, tanto ricco quanto ingenuo divoratore di vivande; il dottor D’Ancona, delegato del Consiglio di Amministrazione del Debito Pubblico della Turchia; Reza Kemal Aliyan, giovane turco, funzionario dello stesso consiglio; il ragionier Bonci, assicuratore con le mani in pasta; sua figlia Delia che cerca marito ma ancor più avventure. Riunisce tutti non solo il fine conviviale, ma anche un affare in fieri.

Sono infatti gli anni d’inizio secolo in cui la finanza europea si andava impadronendo del commercio internazionale del decadente Impero Ottomano. Accade che, tra un pranzo, un felpato attrito di opinioni e interessi, un colloquio discreto, viene trovato morto un ospite; è chiuso a chiave in camera da letto ma il professor Mantegazza è sicuro: è stato soffocato da mani umane.

Circostanze che non collimano, passaggi segreti, colombi viaggiatori, tresche clandestine, fanno entrare ed uscire dalla scena, o agire coralmente, i personaggi, con la vivacità di un teatro brillante. E si adatta al luogo una sfumatura di gotico, in ironico contrasto con l’atteggiamento scientista all’epoca di gran voga.

Marco Malvaldi, l’autore, si sente a proprio agio nell’ambiente fiduciosamente positivistico dell’epoca, rappresentato con allusiva esattezza (nell’epilogo del romanzo si spiega come tutto il contorno è storicamente vero). D’accordo con il suo eroe Pellegrino Artusi considera la buona cucina una branca della chimica, una scienza complessa, rigorosa e stuzzicante quanto la sublime arte dell’investigazione.
Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di professione chimico, ha pubblicato con Sellerio la serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2014; La battaglia navale, 2016, Sei casi al BarLume 2016, A bocce ferme, 2018), salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), e Il borghese Pellegrino (2020), gialli a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, e Milioni di milioni (2012), Argento vivo (2013), Buchi nella sabbia (2015), Negli occhi di chi guarda (2017) e, con Glay Ghammouri Vento in scatola (

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FESTIVAL DEDICATO ALLA Sellerio.

Non c’è forse lettore italiano che non conosca la collana ‘La memoria’ della casa editrice palermitana: dentro quei libri rivestiti in blu vi sono stati pubblicati Andrea Camilleri e Leonardo Sciascia, solo per citare due autori per tutti e vi sono ospitati i maggiori esponenti del giallo mediterraneo, da Antonio Manzini a Alicia Gimenez-Bartlett.
Il commissario Montalbano, Pedra Delicado e l’ispettore Rocco Schiavone sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo, naturalmente, come fossero più che dei semplici personaggi.

I gialli mediterranei della Sellerio hanno quasi assunto uno status a sé e non c’è libreria italiana, fateci caso, che non gli abbia dedicato un settore, esponendoli tutti insieme.
Per noi arcadici, era impossibile non dedicare a questa casa editrice uno dei nostri Facebook Festival, nella stagione in cui aumenta la voglia di leggere libri acuti, penetranti e piacevoli.

Iniziamo GIOVEDÌ 18, alle 19.00,

con Simona Tanzini. Il suo libro è di quelli che si fanno ricordare: Viola, la sua alter ego, è una giornalista romana trapiantata a Palermo per lavoro e la città siciliana è come una coprotagonista, piena di contraddizioni, «città ossimoro» i cui odori, le cui atmosfere risaltano pagina dopo pagina. Un appuntamento da non mancare.

VENERDÌ 19, alle 19.00, MARCO MALVALDI

Il chimico toscano, autore della celeberrima serie dei vecchietti del BarLume, con la consueta strabordante simpatia presenta il libro che uscirà il giorno prima: ‘Il borghese pellegrino’, un giallo che ha per protagonista niente meno che Artusi, il padre putativo della gastronomia italiana.

SABATO 20, alle 18.30, ALESSANDRO ROBECCHI

Editorialista in passato de ‘Il manifesto’ e una delle firme di ‘Cuore‘, Robecchi è oggi fra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. Il suo ‘Cerchi nell’acqua’ è stato, durante le settimane della chiusura forzata per epidemia, il libro più letto in Italia.

Due storie parallele che arrivano dal passato, un omicidio misterioso e sullo sfondo una Milano sotterranea in un
poliziesco pieno di azione e malinconicamente morale, degno della migliore tradizione del noir americano.

parte di: #dialoghi virtuali