Architettura razionale e futurista negli anni 20 e 30
Il Centro Studi Vox Populi promuove, domenica 17 febbraio alle ore 12,00 presso l'Albergo Turismo di Pergine Valsugana, il pranzo-convegno dedicato allarchitettura razionale e futurista negli anni 20 e 30. L'evento, occasione principe per la presentazione dell'attività del Centro Studi per l'anno 2008, vedrà la presenza in qualità di relatore, dell'architetto veneto Ruggero da Ronch, affermato professionista ed esperto cultore della materia.
Il discorso partirà dall'architettura futurista di Antonio Sant'Elia che, grazie alla sua radicale impostazione di rottura con la tradizione architettonica storica, si slancia letteralmente nella definizione di qualcosa di completamente nuovo.
Con la grande guerra e la successiva rivoluzione fascista la situazione cambia, per mezzo di alcuni giovani architetti, noti come il "Gruppo 7", che nel 1926 inizia il percorso dell'architettura razionale. Nei loro assunti teorici c'è il tentativo di conciliare la modernità dell'era delle macchine con la tradizione. In sostanza si tratta di una reinterpretazione della tradizione con nuove forme, aderenti alla logica e alla razionalità, senza la vuota ripetizione degli stili del passato e con l'uso di nuovi materiali costruttivi.
Molti architetti e critici si affiancarono a questo movimento ed iniziò così un'attività in forma di progetti e pubblicistica che arriverà a proporre l'architettura razionale come l'unica autentica espressione dei principi rivoluzionari del fascismo. Si tratta tuttavia di una sparuta minoranza che negli anni 30, pur realizzando opere sicuramente importanti, supportata da alcuni ambienti fascisti e inizialmente dallo stesso Mussolini, rimarrà marginale allorquando si impose (almeno per le opere più rappresentative) un classicismo di ispirazione metafisica, in grado di soddisfare meglio le esigenze di rappresentazione del fascismo più reazionario nelle forme oltre che nello spirito.
Attraverso alcuni esempi di architetture costruite, il prof. Ruggero da Ronch, illustrerà il percorso e le intenzioni di questa indiscussa avanguardia di giovani architetti che hanno mostrato capacità di respiro europeo con un'alta idealità rappresentata dalle loro opere.
Per informazioni e prenotazioni: info@vxp.it www.vxp.it
Programma
Antonio Sant'Elia:
Disegni e progetti
Giuseppe Terragni :
Casa Novocomum Como (1929)
Adalberto Libera:
Edificio per la mostra della Rivoluzione Fascista (Roma 1932)
Padiglione italiano all'esposizione internazionale di Bruxelles 1935
Palazzo dei Congressi EUR 42 Roma 1939-54
Casa Malaparte Capri 1938-40
Persico/Nizzoli:
Sala Medaglie D'oro alla mostra aereonautica italiana
Milano 1934
Giuseppe Terragni :
Casa del Fascio Como 1932-36
Casa Rustici Milano 1933-35
Asilo Sant'Elia Como 1936-37
Villa Bianca Seveso 1936-37
Villa Bianca Seveso 1936-37
Giuseppe Pagano:
Istituto di Fisica Università di Roma 1934
Luigi Moretti:
Casa delle Armi Roma 1933-36
Casa del Balilla Trastevere Roma 1936
Padiglione dell'Opera Nazionale Balilla Roma 1937
G. Michelucci:
Stazione Ferroviaria di Firenze 1936
Figini/Pollini:
Nuove Officine Olivetti Ivrea 1939
Guerrini/La Padula/Romano:
Palazzo della Civiltà italiana EUR 42 Roma 1938-42
organizzazione: Centro Studi Vox Populi