Arizona Junior

Cinema

Usa, 1987
Durata: 92'
Genere: Drammatico
Regia: Joel Coen
Cast: Nicolas Cage, Holly Hunter, Trey Wilson, John Goodman

Una giovane coppia di svitati senza figli rapisce uno dei cinque gemelli di Nathan Arizona senior, industriale dei mobili non verniciati, una specie di Aiazzone made in USA. Girato spesso ad altezza di neonato. Praticando da virtuosi la mescolanza dei generi all'insegna del grottesco e dell'eccesso, i fratelli Coen hanno diretto questa commedia pazza con effervescente energia inventiva, decontratta allegria e umorismo graffiante.

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Per assistere alle proiezioni è necessaria una tessera annuale di € 3 acquistabile presso:
Biblioteca Comunale, piazza Serra
Libreria Athena, via Battisti

IL CINEMA DEI COEN

Joel e Ethan Coen nascono a Minneapolis, Minnesota, rispettivamente nel 1954 e nel 1957. Sono i fratelli terribili del nuovo cinema americano: nella versione ufficiale, Joel dirige, Ethan produce, entrambi sceneggiano, ma in pratica fanno tutto a quattro mani. Freddi e cerebrali, ma anche anarchici fino a sfiorare la goliardia, i Coen fanno un cinema-pastiche che è virtuosistico ma anche ambiguo ed enigmatico.
I loro film nascono da una rilettura geniale dei generi hollywoodiani classici (soprattutto la screwball comedy e il noir), e ripercorrono le età cruciali della storia americana (il proibizionismo, la vigilia della Seconda guerra mondiale, il dopo Hiroshima), costituendo un'implicita riflessione sul linguaggio e la rappresentazione, ma anche una dissacrazione dei miti e delle icone della cultura americana.
Dopo l'esordio di Blood Simple (1984), torbido noir ambientato in un Texas spettrale, i Coen sono sempre rimasti fedeli a una doppia vena creativa: da un lato le commedie scatenate e farsesche come Arizona Junior (1987), Mister Hula Hoop (1994) Il Grande Lebowski (1997) e Fratello, dove sei? (2000), in cui le contaminazioni e gli influssi spaziano dal musical al cartoon, dall'altro opere più cupe come il gangster-movie Crocevia della morte (1990), l'horror esistenziale Barton Fink (1991), il poliziesco Fargo (1996) e il recente L'uomo che non c'era (2001) in cui lo stile si fa più controllato e crescono le ambizioni metafisiche (ma senza mai abbandonare citazionismo e ironia).
I Coen sono stati spesso presentati come eredi di Preston Sturges, uno dei pochi loro idoli confessati: in questa rassegna ospitiamo I dimenticati (Sullivan's Travels, 1942), film sul cinema che costituisce il modello dichiarato di Fratello dove sei? (a partire dal titolo, un verso shakespeariano che il protagonista di Sturges vorrebbe come titolo del proprio film-nel-film). Ma i loro referenti sono anche più alti (Welles e Kubrick, dei quali rappresentano, in un certo senso, la versione postmoderna), e in ogni caso l'accostamento a uno dei primi film della rinascita hollywoodiana (Prendi i soldi e scappa di Woody Allen, 1969), esempio di parodia carceraria antecedente a Fratello, dove sei?, suggerisce, alcuni suggestivi paralleli interni a quella "tradizione ebraica" cui Guido Fink ha recentemente dedicato uno studio. Tra i pochi registi americani a potersi fregiare con orgoglio dell'etichetta di "postmoderni", i Coen sono la cattiva coscienza del cinema contemporaneo.
Alla spettacolarità superficiale della Hollywood di oggi, oppongono uno stile che è soprattutto una forma di pensiero, dove l'eccesso di esibizione lascia trapelare una lucida coscienza del vuoto, e lo spirito ludico non è un ripiego, ma un atteggiamento etico e filosofico.
Vincenzo Buccheri
Tratto dal sito:


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"