Arlecchino / Don Giovanni
Stagione di prosa di Brentonico 2012/2013
Pantakin Associazione Culturale
Arlecchino / Don Giovanni
prima ricostruzione del canovaccio
Le Festin de Pierre di Dominique Biancolelli
con Michele Modesto Casarin, Manuela Massimi, Federico Scridel e Roberto Serpi
drammaturgia e regia di Roberto Cuppone e Michele Modesto Casarin
La storia di Don Giovanni, forse la più bella e famosa di tutto il teatro, deve questa straordinaria popolarità ai comici dellarte italiani che per due secoli ne fecero in tutta Europa un cavallo di battaglia: fra tutte, la versione di maggior successo fu Le Festin de Pierre (Il Convitato di Pietra) di Domenico Dominique Biancolelli, il più grande arlecchino secentesco, rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1668, con tale successo che ebbe infinite repliche e riprese fino alla fine del Settecento.
Oggi non poteva toccare che a Pantakin di Venezia, la compagnia italiana di maggior tradizione nella commedia dellarte, di riesumare questo antico e leggendario canovaccio.
La ricostruzione qui proposta in prima assoluta moderna non a caso con la preziosa collaborazione di Michele Modesto Casarin, il più famoso Pantalone veneziano operante oggi in Italia è naturalmente libera e ispirata a rimettere in scena tutta la godibilità del racconto e la spettacolarità dei lazzi: una girandola di maschere (sette) e dialetti (sei), di virtuosismi (quattro attori in dodici personaggi, ventinove cambi di costume) e di musicalità (cinque musiche originali, cantate dal vivo). Ma nello stesso tempo presenta alcuni motivi di interesse culturale. Per la prima volta si possono apprezzare in scena alcune invenzioni di Biancolelli (un arlecchino narratore di grande modernità, il naufragio, la favola del maialino) e in particolare la maschera che fu dellattore italo-francese, in una esatta ricostruzione appositamente realizzata da uno dei più prestigiosi mascherari italiani, Stefano Perocco di Meduna.
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Brentonico Assessorato alla Cultura