Artisti cinesi: un incontro tra l'Europa e l'Oriente

Manifestazioni ed eventi

LA VIA DELLA SETA
Il progetto è un'opportunità per attraversare un ponte immaginario che collega oriente e occidente. Un ponte costituito da arte e cultura che avvicina la nostra terra, il Trentino, con la grande e per alcuni aspetti misteriosa Cina. Una storia, che sulla scia di illustri precursori, inizia li 50 anni fa, con la caparbietà di un grande sacerdote innamorato della sua terra, e che si ripropone oggi più che mai attuale.

DON GIUSEPPE GRAZIOLI
Il sacerdote, nato a Lavis nel 1808, profondo conoscitore delle lingue e della realtà agricola trentina, intraprese numerosi viaggi in Oriente, prima in Asia Minore e poi in Estremo Oriente per cercare il seme "sano" che avrebbe risolto l'epidemia dei baco da seta, che allora affliggeva, con alcune malattie della vite, la già povera economia trentina. Grazie alle sue avventurose spedizioni, la coltura trentina dei baco, si riprese per dare sostegno all'agricoltura locale sino alla metà dei secolo scorso.

LAVIS: UNA STORIA CHE CONTINUA
Il progetto "Artisti Cinesi a Lavis: un incontro tra l'Europa e l’Oriente" muove da queste premesse storiche e vede protagonisti il Comune di Lavis e la Cantina La Vis. Nasce dal progetto comune fra tre artisti cinesi (Wang Xinsheng, Yang Geng Xu e Wen Jun) e la pittrice Paola de Manincor, nota, soprattutto per gli affreschi murali realizzati in molti paesi dei mondo.
Lo scorso anno l'artista è stata invitata alla facoltà di Architettura dell'Università Jiaotong di Xi'an, città posta sulla via della seta, dove, in collaborazione con docenti ed artisti dell’Università stessa ha predisposto alcune opere che avevano come tema proprio la storia della via della seta.
Da qui l’idea di ricambiare l'invito per proseguire insieme questo percorso ideale che accomuna due realtà solo apparentemente così diverse.
L'iniziativa, cui partecipano importanti istituzioni e associazioni regionali e provinciali, si concretizzerà con la realizzazione di un affresco murale che sarà eseguito dal gruppo di artisti affiancati dal giovane Andrea Tomaselli.
L'opera vedrà luce su una facciata esterna della sede della Cantina La Vis volta su una pubblica via.
Il tema dell'affresco ricorderà la crisi dell'economia agricola di fine Ottocento e le vicende vissute da don Grazioli.
Ci sono tutti gli ingredienti, quindi, per un mese colmo di grandi appuntamenti: mostre, convegni, incontri con le scuole, per non parlare della possibilità unica di assistere alla realizzazione di un’opera imponente.. ed altro ancora

CANTINA LA VIS
La Vis sensibile a tutte le iniziative che si radicano al territorio ha colto l'occasione di rinsaldare così quella "via della seta" aperta da don Giuseppe Grazioli, in logica armonia con l'altra attività da sempre legata all'agricoltura trentina: la viticoltura.
La Vis ha scelto l'arte per dare voce alle sue bottiglie e testimoniare il costante impegno profuso alla ricerca dell'eccellenza. Le etichette dedicate all'artista Segantini, il Percorso "Il Vino Racconta", le opere all'interno della Cantina e ora questa realizzazione vogliono testimoniare l'attenzione della La Vis a tutto ciò che rappresenta cura, impegno, armonia e stie; tutte caratteristiche riscontrabili nei suoi grandi vini. Una possibilità offerta a tutti per allargare i propri orizzonti.


organizzazione: Comune di Lavis - Cantina La Vis - partecipazione di Regione Trentino A-A, PAT, Comune Trento, Università Trento, Comune Rovereto, Camera Commercio I.A.A. Trento, Cassa Rurale Lavis