Bambini esclusi

Teatro

Stagione Teatrale di Borgo Valsugana e Grigno 2009/2010

Compagnia Teatrale Itineraria
Bambini esclusi
di Ercole Ongaro
con Gilberto Colla, Lorella De Luca e Fabrizio De Giovanni
regia di Roberto Carusi

Diritti dell’infanzia ancora negati
Spettacolo premiato nell’ottobre 2003 con una targa d’argento dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus - Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia

“Bambini Esclusi”, la lettura scenica di Ercole Ongaro sui diritti dei bambini - nata nel 1999 in occasione del decimo anniversario della Convenzione internazione sui diritti del fanciullo e aggiornata nel 2003 dall’autore in base agli ultimi dati internazionali - si è potuta avvalere, tra le molte documentazioni, del patrimonio dell’UNICEF che da decenni, nell’ambito dell’ONU, si batte per garantire a tutti i bambini del mondo la possibilità di veder soddisfatti pienamente i propri diritti, senza dimenticare che le bambine e i bambini di oggi saranno donne e uomini di domani. Numeri, numeri, numeri. I numeri delle bambine e dei bambini sfruttati, violentati, uccisi, costretti a uccidere. I numeri delle basse paghe per il loro lavoro, quando le ricevano. I numeri di anni, mesi, giorni: tanto vicini a noi da essere nostri contemporanei. È fatta di numeri la tragedia di tanti bambini, soprattutto del Sud del mondo, esclusi dai loro diritti ancorchè conclamati (e celebrati ogni anno il 20 novembre) nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. C’è chi giustamente ha detto che i poveri non sono solo numeri: hanno un volto, hanno un nome. È l’idea portante di questo lavoro teatrale in cui Ercole Ongaro - ricercatore storico di professione - si fa felicemente drammaturgo. Roberto Carusi, nel mettere in scena questa tragedia del nostro tempo, cui immagini e parole dei media rischiano di assuefarci, è partito dal senso rituale della tragedia antica. In essa il male non è rappresentabile, è semmai raccontabile da chi ha visto, ha sentito, ha saputo. Il narratore (impersonato dall’attore Gilberto Colla) è il nunzio che comunica al pubblico - come ad un coro muto - ciò ch’è avvenuto, avviene o sta per avvenire. Evocati dalla sua narrazione, subentrano via via i protagonisti (con le voci degli attori Lorella De Luca e Fabrizio De Giovanni) e danno così voce a chi voce non ha, o a chi già ha alzato la voce per difendere il diritto dei bambini a sognare e soprattutto a vedere i propri sogni diventare realtà. Le musiche che via via intervallano il racconto a tre voci, sono - senza pretesa documentaria - canzoni e suoni dei Paesi d’origine dei piccoli protagonisti, così come appartengono a bambini italiani le voci registrate che rammentano il testo letterale di molti articoli della Convenzione i quali, benchè scritti sulla carta, vengono ancora spesso calpestati.