Bora / Il Capo

Cinema

Futuro Presente

Film di Yuri Ancarani con musiche dal vivo di Mika Vainio

Due cortometraggi per scoprire un paesaggio abitato solo dal vento e un altro solo da uomini e macchine. A sonorizzare Bora Mika Vainio, con una performance dal vivo. Un’occasione unica per gli amanti dell’elettronica e della ricerca sonora perché al laptop, effetti e strumenti, c’è uno dei nomi storici della musica degli ultimi vent’anni, già fondatore e parte del duo Pan Sonic.

Bora, di Yuri Ancarani Ita 2011 30’
La Val Rosandra, al confine tra Slovenia e Italia, è un paesaggio pietroso segnato solo dallo scorrere del tempo. Ormai dimenticata, quella valle ha un unico vero frequentatore, la Bora, che si rinforza nel canalone fino ad arrivare a centoventi chilometri orari. Yuri Ancarani ha descritto per immagini questo ambiente ostile sferzato dal vento, chiedendo poi a un musicista di fama internazionale di confrontarsi dal vivo con le sue immagini levigate. “Bora sembrerebbe un video di soli paesaggi, ma come nei miei altri lavori si riesce ad identificare un personaggio principale che, dall’inizio alla fine del video, vive al centro dell’inquadratura. In questo caso il centro della scena è il palco, il personaggio è il musicista che sfida il vento” (Yuri Ancarani).

Il capo, di Yuri Ancarani Ita 2010, 15’
Monte Bettogli, Carrara: nelle cave di marmo uomini e macchine scavano la montagna. Il capo controlla, coordina e conduce cavatori e mezzi pesanti utilizzando un linguaggio fatto di soli gesti e di segni. Dirigendo la sua orchestra pericolosa e sublime, affacciata sugli strapiombi e i picchi delle Apuane, il capo agisce in un rumore assoluto, che si fa paradossale silenzio. Con primissimi piani, campi lunghi, sguardi e gesti, Yuri Ancarani racconta con straordinaria efficacia il paesaggio delle cave, in cui il rapporto tra uomo e ambiente emerge in tutta la sua complessità.

Yuri Ancarani è nato a Ravenna nel 1972. Artista visivo, regista e docente di Videoarte presso la NABA – Nuova Accademia Belle Arti, di Milano. I suoi lavori sono stati presentati a numerose mostre e musei nazionali ed internazionali, tra cui: MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (Roma), R. Solomon Guggenheim Museum (New York, USA), Cinema Eye Honors, Museum of Moving Image (New York, USA), Prague Biennal 5 (Praga, Polonia). Varie le partecipazioni a festival come 67° e 68° Festival del Cinema di Venezia (La Biennale di Venezia, Venezia) Hot Docs, Canadian International Documentary Festival (Toronto, Canada), Cinema Eye Honors (Museum of Moving Image, New York, USA).

Mika Vainio ha fondato assieme a Ilpo Väisänen una delle formazioni più interessanti dell'elettronica europea: il duo Pan Sonic che dai primi anni Novanta ha sfornato una serie di album di ricerca, avanguardia e intrattenimento. Tra le installazioni cui diedero vita si ricorda quelle ospitate al Centre Pompidou di Parigi, al MOMA di New York e alla Biennale di Venezia.Ora Mika Vainio “viaggia da solo” e le sue strade sono foriere di sorprese tra calore analogico ed essenzialità elettronica, tra noise e avant techno che si fondono insieme in un suono fortemente fisico. Al suo attivo si contano lavori col proprio nome o con lo pseudonimo Ø che hanno trovato ospitalità nei cataloghi di prestigiose etichette come Touch, Wavetrap, Sähkö. Le sue collaborazioni spaziano da Björk a Alan Vega (Suicide), da Keiji Hainio alle Chicks on Speed.


organizzazione: Associazione Incontri Internazionali di Rovereto