Calendimaggio
Nel mondo contadino il calendimaggio annuncia il risveglio della natura dopo linverno e lauspicio per un buon raccolto. A Nogaredo, dove nel 1647 si svolse uno degli ultimi processi alle streghe, questa festa diventa simbolo della vittoria sulla stregoneria e della ricerca del benessere della persona. Si rinnovano spettacoli, mercatini e mostre, oltre al percorso del gusto dove ogni piatto ha il suo profumo.
"Calendimaggio" in origine era "kalendae", derivato dal latino kalare (annuncio). Presso i romani indicava l'annuncio delle festività che il Pontefice Massimo dava ogni primo del mese; queste feste, del kalendimaggio, consistevano in lunghe processioni nei campi e riti propiziatori alle divinità agresti. In era cristiana, e ancora tutt'oggi, tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio avvengono le rogazioni, cioè processioni religiose lungo le strade di campagna, un auspicio del mondo contadino per i raccolti della nuova stagione.
Nel mondo contadino, la festa del calendimaggio è quindi l'annuncio della rinascita della natura dopo i rigori dell'inverno, l'auspicio ad un buon raccolto, e in un certo senso anche il segno della rinascita dell'uomo, la vittoria della luce sul buio, della magia buona sulle malefiche stregonerie. La notte di Santa Valpurga, il 30 aprile, era la notte magica della veglia in cui si cacciavano le streghe (personalizzazione di ogni paura) e si strappavano le frasche dai noccioli per costruire le bacchette dei maghi, e il primo maggio rappresentava il passaggio dalla paura delle forze del male alla luce della primavera e del nuovo raccolto, una notte liberatoria dalle vecchie paure e bene augurante per la nuova stagione. Verso il XVII secolo il Calendimaggio venne sostituito dal "maggio sacro" della Chiesa e più recentemente, dal 1889, dalla "Festa del lavoro".
Nogaredo, legato anticamente alle streghe (le ultime processate e condannate nel 1647), trova nel Calendimaggio il simbolo della magia oltre la paura, della riflessione sul femminile e sulla ricerca del ben essere inteso come armonioso equilibrio della persona