Callas forever

Non poteva essere che Franco Zeffirelli, regista di molte opere interpretate dalla Callas, nonché suo amico, a realizzare un film su di lei e celebrare il mito di una star indimenticabile. La vicenda è concentrata in un breve arco di tempo: Maria Callas vive ormai reclusa nella sua casa a Parigi, prigioniera del proprio passato e dei suoi ricordi. Ma Larry Kelly, un grande impresario, le propone di registrare in studio una Carmen, opera che Callas aveva inciso, ma mai interpretato sulla scena, affinché si possa conservare anche una testimonianza visiva della sua arte. Maria sa di non possedere più né la voce né il fascino di un tempo, ma Kelly la convince: per le parti cantate si useranno incisioni su disco, per l’immagine si ricorrerà alle nuove tecnologie in grado di restituire la bellezza perduta. Lo special di Carmen ottiene uno straordinario successo e spinge Maria a registrare dal vivo una Tosca. Ma durante la rappresentazione, pur intensissima, la Callas si convince definitivamente di non avere più la sua voce. Gli impegni sottoscritti vengono cancellati, lei ritorna alla sua dorata prigione. Dopo aver scartato l’ipotesi di affidare ad un soprano il ruolo della protagonista, si era parlato in proposito di Teresa Stratas, il progetto, che risale a diversi anni fa, è finalmente decollato quando Zefirelli ha individuato in Fanny Ardano – alta, elegante, severe e sensuale come Maria – l’interprete ideale.