Carlo Martinelli presenta Storie di pallone e bicicletta

Convegno

La Gazzetta dello sport ha scritto che nelle tante storie di questo libro la "passione è facile da vedere, tra le righe". Il Guerin Sportivo lo ha così segnalato: "Davvero un bel lavoro, originale per veste grafica e contenuti". L’Arena di Verona ha parlato di "un libro a metà tra la cronaca sportiva, il ricordo, le emozioni, i sogni, la filosofia e la vita". Il libro in questione è Storie di pallone e bicicletta (Curcu & Genovese editore), scritto dal giornalista trentino Carlo Martinelli. Nelle prossime settimane l’autore presenterà in alcune biblioteche del Trentino le sue ventotto storie (tante ne contiene il libro che ha la prefazione di Stefano Bizzotto) di pallone e bicicletta: per raccontare il mistero del calcio e del ciclismo, della pallavolo e del basket. Per fissare in una immagine tutto un mondo: emozioni, ricordi, citazioni e sogni piuttosto che risultati, classifiche, polemiche e discussioni.

Carlo Martinelli, Storie di pallone e bicicletta, Curcu & Genovese, 2003
Prefazione di Stefano Bizzotto
Ventotto storie di pallone e bicicletta: per raccontare il mistero del calcio e del ciclismo, della pallavolo e del basket. Per fissare in una immagine tutto un mondo: emozioni, ricordi, citazioni e sogni piuttosto che risultati, classifiche, polemiche e discussioni.
Nel libro scorrono: i Mondiali del 1966 in Inghilterra vissuti da un giovane Kolosso che inseguiva Cislenko e Bulgarelli. Le vittorie e le sconfitte di Claudio Michelotto, il ciclista sulla Luna. La favola triste di Sindelar, il centravanti che disse no ai nazisti, non cambiò casacca e preferì morire. Uno strano incontro notturno alla stazione dei Greyhound di Washington, dove si aggirava Greatti, campione d’Italia nel Cagliari di Gigi Riva. Un colloquio negli spogliatoi tra Lorenzo Bernardi, il giocatore del secolo e Paolo Tofoli, regista impareggiabile. E, ancora: Anzolin, portiere essenziale; Pepe Schiaffino che ricorda il tragico destino del giovane Pepe, cannoniere portoghese; la leggenda dell’A.C. Mezzocorona; le invettive dell’avvocato Prisco; i dribbling eterni di Garrincha e Meroni; l’ultima salita di Tommy Simpson; il genio di Cruyff; i canestri di Chamberlain; gli incontri calcistici di Guy Debord, dottore in niente; il talento sperperato di Vendrame; la bellezza inseguita sul campo da Zidane; il sorriso di Carbajal; il dodicesimo uomo in campo, Carl Power; il tifo di Pablo Neruda, la globalizzazione pallonara di Olisadebe. Scelte di campo, ovviamente.