Carnezzeria

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2005/2006
Altri Percorsi

Centro di ricerca per il Teatro
Carnezzeria
Uno spettacolo pieno di passioni, fantasie e sentimenti forti
di Emma Dante
regia Emma Dante
scene Fabrizio Lupo
con Gaetano Bruno, Sabino Civilleri, Enzo Di Michele, Manuela Lo Sicco

Emma Dante è una regista e autrice di 37 anni, che vive e lavora a Palermo ed è ormai considerata uno dei nomi più significativi emersi negli ultimi anni sulla scena teatrale italiana. È attiva dai primi anni ’90 ma si è affermata con lo spettacolo “Mpalermu” (2001), da lei scritto e diretto con giovani sconosciuti attori palermitani.

A questo lavoro sono seguiti Carnezzeria (2002, che ha vinto il premio Ubu come migliore novità italiana), “Vita Mia” (2004) e altri ancora. Ma sono soprattutto questi i tre testi che, letti e visti insieme, sono un vero esempio di scrittura scenica, un’opera d’arte viva che affonda le proprie radici nell’anima sottoproletaria della città siciliana con i suoi sapori, i colori inconfondibili, le sue strade, i vicoli neri, i canti, i rumori e le sue sorprendenti facce. Tutti i lavori di Emma Dante hanno una forza primitiva difficile da trovare nel teatro contemporaneo. Muovono i propri passi da una situazione iniziale di stasi fino ad un crescendo convulso e ricco di colpi di scena.
Carnezzeria a Palermo vuol dire macelleria, un doppio senso voluto, che vuol parlare della distruzione psico-fisica a cui va incontro una famiglia. Tre fratelli e una sorella che dalla morte dei genitori hanno sempre condiviso tutto, nel bene ma sopratutto nel male. Ad essere narrati sono i rapporti di amore e odio morbosi, che i tre ragazzi hanno con la sorella (Nina). Nina è in abito da sposa e viene portata a spalle, quasi cadaverica, sulla scena dai tre. La ragazza è incinta e promessa sposa ad un marito che non ha mai visto, la natura di Nina è remissiva, pronta ad accettare tutto e stare ai soprusi dei fratelli, che a loro volta si rivelano violenti ed ignoranti. L’epilogo è triste come la società che ha concepito questi personaggi. Nina è cancellata dalla famiglia come il peccato che portava in grembo. L’atmosfera da gioiosa diventa cupa e pesante.

Carnezzeria insomma è la storia di una famiglia di carne da macello, con i suoi legami morbosi, con le sue fughe isteriche e paralizzanti, con la sua aria ristagnata di odore di fumo. Lo spettacolo è un inferno famigliare, di sentimenti e di vite in cui agiscono esseri umani impauriti e feroci come belve. È un ritratto impietoso che si compone con gesti, poche parole, suoni, in qualcosa di torbido e grottesco che lascia un segno nell’anima.

Informazioni sulla prevendita

* ridotto over 60
** ridotto under 26
*** ridotto under 20

Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00