Casa Andriollo. Soggetto MontagnaDonna

Manifestazioni ed eventi

Inaugurazione dello spazio percorso espositivo

Soggetto MontagnaDonna non ha aspirazioni museali, né intenti celebrativi, intende proporsi come soggetto aperto e in continua evoluzione.
Credo non vi sia errore alcuno nell’aspirare ad uno spazio autonomo dedicato alla ricerca e all’analisi del “privato femminile” e che consenta di oltrepassare confini che ancora separano le donne dalla conoscenza profonda di sé.
I “segreti” delle donne giacciono ancora inespressi nelle pieghe dei ricordi di ognuna di noi, tracciati dalle mezze parole di madri e amiche, spesso malamente rimossi.

Casa Andriollo
Casa Andriollo a Olle di Borgo Valsugna è uno spazio dedicato alla memoria del vissuto femminile, vero patrimonio collettivo e imprescindibile bene sociale.
Il pensiero di chi ha elaborato il progetto ha trovato corrispondenza nella memoria di Alice Andriollo che tra le mura della sua casa di Olle ha speso la sua esistenza vivendo sommessamente in funzione della famiglia d’origine.
Dare voce alle anonime esistenze femminili di ave e progenitrici cui dobbiamo la nostra stessa esistenza assolve almeno in parte un debito morale. Forse la possibilità di visualizzare, in uno spazio totalmente proprio, il cammino verso la coscienza di un sé riconosciuto contribuirà a restituire la considerazione storica nei riguardi della donna. Nello svolgersi del percorso che si sviluppa in salita (dal seminterrato al piano secondo) il visitatore seguirà simbolicamente il cammino femminile attraverso i secoli iniziando nella dimensione sotterranea con la rappresentazione negativa ed oscura della malattia e della cura empirica, concludendo nella dimensione positiva e luminosa della conoscenza.
Rosanna Cavallini

Programma
Sabato 8 marzo
ore 16 Teatro di Olle
Inaugurazione dello spazio espositivo Soggetto MontagnaDonna
Interverranno
Rosanna Cavallini, Ideatrice del progetto
Nicola Chiavarelli, Architetto
Mariano Tomasini, Presidente BIM Brenta
Emanuele Montibeller, Assessore alla cultura
Luca Galante, Vicesindaco
Laura Froner, Sindaco
Margherita Cogo, Assessore provinciale alla cultura
Lorenzo Dellai, Presidente della Provincia Autonoma di Trento

Domenica 9 marzo
Visite guidate a Casa Andriollo:
Partenza da Piazza della Chiesa ore 10, ore 11; ore 15 ore 16, ore 17 ore 18
La durata della visita è di circa un’ora

ore 16 Teatro di Olle
Tre donne raccontano
Luisa Pachera
Bruna Maria Dal Lago
Martina Steiner
Interverrà la sezione femminile del Coro da Camera Trentino di Borgo Valsugana

Numeri utili
Biblioteca Pubblica Comunale
Borgo Valsugana Via XXIV maggio, 7
tel. 0461 754052
mail: borgo.valsugana@biblio.infotn.it

Associazione triFOLIUM
Borgo Valsugana - tel. 338 4049629
mail: tri_folium@hotmail.com

CASA ANDRIOLLO
Casa Andriollo è lo stabile, situato a Olle nella piazza presso la chiesa parrocchiale, che ospita l’esposizione permanente dedicata alle donne di montagna progettata e realizzata da Rosanna Cavallini. L’abitato di Olle è situato ai piedi della strada che porta in Val di Sella ed ha acquistato in tempi recenti notorietà internazionale per lo svolgersi, tra i suoi magnifici boschi, della manifestazione “Arte Sella”.

Casa Andriollo prende il nome dalla famiglia proprietaria, contadini benestanti che hanno abitato la casa dal XIX secolo, con la sola interruzione durante il primo conflitto mondiale. Condividendo il destino delle popolazioni di confine, la famiglia Andriollo subì il trauma di una lunga separazione: il padre in guerra con l’esercito austriaco, il resto della famiglia sfollato in Italia. In seguito i fratelli maschi celibi hanno lasciato la casa per nuove abitazioni. L’unica ed ultima ospite della casa di famiglia è stata Alice Andriollo, la sorella nubile che ha sempre badato alla famiglia e alla casa anche dopo l’uscita dei fratelli. Nel piano mezzanino, abitato da Alice e per questa ragione denominato “le stanze di Alice”, si è provveduto a mantenere con un accurato e attento lavoro di restauro la memoria di un vissuto da consegnare alle nuove generazioni.
Con l’eccezione delle stanze di Alice, gli altri spazi di Casa Andriollo (il seminterrato, il primo e il secondo piano) ospitano documenti e manufatti del vissuto femminile soprattutto di ambito domestico. Lo scopo perseguito è stato quello di valorizzare qualità e saperi delle donne che a somiglianza di Alice hanno vissuto in silente modestia una condizione di insufficiente considerazione. Il percorso intende mostrare aspetti intimi del vissuto femminile mettendo in risalto i frutti di una creatività svolta nell’anonimato.
Partendo dal seminterrato, spazio visivamente meno illuminato, si mostra la dimensione della salute del corpo e dell’anima attraverso le applicazioni di pratiche curative di tradizione popolare, pseudoreligiose e religiose. Non manca un richiamo alla trasformazione storica della donna erbaiola e guaritrice in strega a causa del suo sapere concorrenziale con il potere ufficiale.
Negli spazi al primo piano, dedicati all’arco dell’esistenza femminile che si snoda attraverso le fasi comuni della vita (dalla nascita all’infanzia, dal matrimonio alla maternità, dall’età avanzata alla morte) si dà risalto al corpo femminile, ai cambiamenti cui è soggetto e ai capi di abbigliamento popolare in cui è riscontrabile il senso della parsimonia e l’abitudine al recupero.
Il percorso prosegue al primo piano nella stanza dedicata ai principali saperi femminili del cucito e del ricamo (i merletti ad ago, i merletti a tombolo, i lavori ai ferri e all’uncinetto) dove i manufatti delle trentine sorelle Marconi e delle roveretane sorelle Folgheraiter testimoniano le abilità manuali raggiunte quando alla vita erano concessi ritmi e tempi
Nell’ultima stanza al secondo piano gli spazi sono concepiti per mostrare la luce della conoscenza raggiunta nella spiritualità dei monasteri femminili. La denominazione stessa di ordine monastico esplica con la parola ordine una valenza positiva che si contrappone a quella negativa iniziata nel seminterrato (il male e la malattia).
La sezione è dedicata alle produzioni conventuali i cui manufatti, espressione della faticosa tensione spirituale vissuta come preghiera, risultano, alla visione contemporanea, il frutto di una irripetibile dimensione di febbrile follia esecutiva.
La scrittura con cui le madri giustificano al maestro le assenze dei propri figli e le dediche scritte dalle alunne sui libri dei ricordi concludono il viaggio nell’universo femminile con gli esempi di una scrittura scolarizzata, primo e ingenuo formulare di pensieri scritti con linguaggio semplice e teneramente affettuoso.
La visita a Casa Andriollo si svolge in salita, dal seminterrato ai piani alti, per mezzo della scala originale. In questo modo si è inteso comparare simbolicamente l’atto del salire al faticoso cammino femminile verso l’emancipazione.
Accompagnano nella visita, come sottofondo sentimentale, i commenti poetici di Bruna Maria Dal Lago.


organizzazione: BIM Brenta - Progetto L.E.A.D.E.R. Plus Valsugana - Comune di Borgo Valsugana - Sistema Culturale Valsugana Orientale - Associazione triFOLIUM - Spazi Rossi - Provincia Autonoma di Trento - Unione Europea