Castione. I marmi e gli altaristi
La mostra sugli artisti e altaristi del barocco trentino, allestita nelle sale di Palazzo Eccheli - Baisi, riannoda il filo di un discorso iniziato più di dieci anni fa con una mostra analoga.
Era stato, allora, il saluto dellAssociazione "Il Fiore del Baldo" che ora vuole simbolicamente ricominciare una nuova attività insieme alledificio che si presenta nel suo rinnovato splendore. Leredità dellAssociazione viene ripresa da una nuova Istituzione del Comune di Brentonico che, pur mantenendo lo stesso nome, ne ha modificato ed ampliato gli scopi e gli obiettivi puntando su progetti ambiziosi ed importanti. E recente lapertura del nuovo "Museo del Fossile del Monte Baldo - Collezione Osvaldo Giovanazzi" che ha trovato degna collocazione negli avvolti del Palazzo. Il parco invece ospiterà un originale Orto Botanico comprendente un "Giardino dei Semplici" ed un "Giardino del Endemismi". Il resto delledificio diventerà un museo della botanica, legato in particolare alla storia e allevoluzione dellutilizzo di piante ed erbe in farmacia e nella farmacopea: unambizione originale e coerente con la storia, le vicende e le attività dei primi studiosi della flora del Monte Baldo.
La mostra precedente, intitolata "Castiglione", era incentrata sulla produzione artistica della famiglia Benedetti; questa volta gli scultori sono inseriti nel più ampio contesto del panorama della produzione artistica trentina tra il sei-settecento. I materiali che qui vengono presentati sono il frutto di una ampia e articolata ricerca, voluta dalla Provincia e dallUniversità di Trento, e ha visto coinvolti numerosi studiosi. Un percorso, quello seguito dalle dinastie di scultori e lapicidi, che li ha portati da Castione a superare i confini della regione da Sud a Nord, dallallora potente Ducato di Mantova al cuore dellEuropa fino a Praga, gettando un ponte ideale tra culture e idee diverse, nel segno senza tempo delle opere, gli altari, che ancora oggi rendono magnifiche numerose chiese.
Un auspicio: le cave di marmo di Castione, quelle stesse che hanno dato ricchezza al paese e ai suoi abitanti e splendidi capolavori alla storia dellarte, oggi non sono valorizzate. Un progetto di riqualificazione di questi luoghi carichi di memoria, nellambito di una nuova proposta culturale e ambientale complessiva dellAltopiano di Brentonico, sarebbe davvero prezioso.
organizzazione: Comune di Brentonico, Assessorato alla Cultura - Provincia Autonoma di Trento, Ufficio Beni Storico Artistici del Servizio Beni Culturali - Provincia Autonoma di Trento, Servizio Attività Culturali - Università di Trento, Facoltà di Lettere e Filosofia