Central do Brasil

Cinema

Il Giro del Mondo in Quattro Film
Eventi organizzati dall'associazione culturale Blausterne, con il sosteno del tavolo per le politiche giovanili.
Proiezioni all'aperto, ingresso libero

Brasile, 1998
Titolo originale: Central do Brasil
Genere: Drammatico
Durata: 115'
Regia: Walter Salles
Cast: Fernanda Montenegro, Marilia Pera, Vinicius de Oliveira

Una piccola odissea: un bambino di nove anni in cerca di suo padre, una donna anziana ed egoista, indurita dalla vita, in cerca dei suoi sentimenti, un grande paese in cerca delle sue radici. Non è soltanto un film realistico (o naturalistico, se preferite) come non lo è Il ladro di bambini di Amelio al quale lo spettatore italiano potrebbe accostarlo. Non è un film che induce soltanto a un coinvolgimento emotivo. Sulla scorta della bella sceneggiatura di Joao Emanoel Carneiro e Marcos Bernstein, insignita del premio Cinema 100 dal Sundance Institute, il documentarista Salles, al suo 2° lungometraggio dopo Tierra extranjera (1995), comincia nel prologo a Rio de Janeiro a prendere le distanze dalla realtà miserrima e disperata in cui vivono Dora (F. Montenegro) e il piccolo Josué (V. de Oliveira) e di cui sullo schermo giungono immagini fredde, quasi scarnificate. Quando comincia il viaggio da Rio verso il Nordeste alla ricerca dell'introvabile padre di Josué "più che il territorio del Brasile, sembra che i due ne attraversino l'anima" (Roberto Escobar). Durante il viaggio - che per la donna è anche il percorso verso la riconquista di una coscienza e una dignità perdute - il film acquista, insieme, lo spessore di un rapporto sociologico e la dolcezza di una favola. L'odierna realtà del Brasile povero e del Nordeste è più dura. Orso d'oro per il miglior film e d'argento alla tellurica F. Montenegro, premio speciale della giuria e della migliore interpretazione femminile alla stessa attrice.