Chi ha paura di Virginia Woolf?

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2005/2006
La Grande Prosa

Teatro Stabile Di Genova / Compagnia Lavia
Chi ha paura di Virginia Woolf?
Umorismo amaro ed emozioni forti di una coppia americana
di Edward Albee
regia Gabriele Lavia
scene Carmelo Giammello
costumi Andrea Viotti
musiche Andrea Nicolini
con Mariangela Melato, Gabriele Lavia

Due pezzi da novanta, due mattatori del teatro italiano come Mariangela Melato e Gabriele Lavia, per la prima volta insieme, sono i protagonisti del nuovissimo allestimento del capolavoro dell’americano Edward Albee Chi ha paura di Virginia Woolf? Al loro fianco due giovani emergenti: Agnese Nano ed Emiliano Iovine. Quartetto ideale per raccontare una intensa storia di paura e di rabbia, di violenza e di fragilità esistenziale, che l’inventiva regia dello stesso Lavia spinge verso risonanze, ora tragiche e ora esplicitamente comiche, che hanno molto a che fare anche con lo stretto rapporto esistente tra la crisi del “sogno americano” e la realtà attuale dell’Occidente.

Scritta nel 1962 e resa celeberrima dall’omonimo film interpretato da Elisabeth Taylor e Richard Burton diretto da Mike Nichols, Chi ha paura di Virginia Woolf? è una delle commedie più note di tutto il teatro statunitense e non solo. George (Lavia) e Martha (Melato) sono due coniugi del New England. Lui insegna storia nella locale università, lei è la figlia del potente preside dello stesso ateneo. Una sera ricevono a casa loro un’altra coppia, più giovane: Nick, docente di biologia, e sua moglie Honey. L’azione si svolge nel salotto, dove quella notte ha luogo un vero e proprio gioco al massacro. Alcool, atroci derisioni, giochi sadici, scherzi crudeli: la coppia americana esibisce il proprio disfacimento e l’“american dream” naufraga nella solitudine, nell’angoscia e nella nostalgia.

Una miscela umana esplosiva quella descritta nel testo di Albee, una partita doppia e quadrupla in cui si parla di sesso, rimpianti, rancori, rimorsi. Un classico della lite coniugale interpretato in passato, in Italia, da coppie quali Ferrati-Salerno, Proclemer-Ferzetti, Malfatti-Pani.
Molte le novità di questa messinscena che si avvale di una scenografia antinaturalistica, una sorta di discarica che rappresenta ciò che resta della società borghese degli anni Sessanta e in cui spicca la presenza di una telecamera tv ad uso teatrale.

Dopo Fedra e Medea, Mariangela Melato può finalmente interpretare una donna moderna seppur pessimista e disincantata. Anche per Lavia dopo l’“Avaro” di Molière, con il quale ha vinto il Premio Olimpico 2004 per la migliore regia, un tuffo nella contemporaneità.
Il testo di Albee come quello di Miller apre una finestra, nella stagione del Teatro Stabile di Bolzano, sul mito americano e sulle tante speranze deluse, o solo in parte mantenute, nella storia più recente di questo importante paese.

Informazioni sulla prevendita

* ridotto over 60
** ridotto under 26
*** ridotto under 20

Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00

INCONTRI IN COLLABORAZIONE CON CLS
Maurizio Ferrandi incontra Gabriele Lavia e Mariangela Melato, nel foyer del Nuovo Teatro Comunale venerdì 10 marzo alle ore 18.00. Ingresso libero