Chi non la pensa come noi

Teatro

L'arte dell'incontro

ALBERTO PATRUCCO e Sotto Spirito Band
Chi non la pensa come noi
Comicità & Canzoni
Testi di Alberto Patrucco e Antonio Voceri
Musiche di Georges Brassens
Arrangiamenti e Direzione Musicale di Daniele Caldarini
con
Sergio Bassanini (Clarinetto e Chitarra)
Daniele Caldarini (Pianoforte e Tastiere)
Francesco Gaffuri (Contrabbasso e Basso Elettrico)
Massimo Villa (Chitarre)

Chi non la pensa come noi è prima di ogni altra cosa un incontro. Quello tra la verve satirica di Alberto Patrucco e il caustico disincanto poetico di Georges Brassens. È il frutto dell'intenso percorso compiuto tra le parole e la musica di un artista unico, di certo il più raffinato e pungente cantautore francese del secolo scorso. Un incontro tra satira parlata e satira cantata, senza che una dimensione prevarichi l'altra, sul filo di emozioni da anni dimenticate e finite sotto spirito.
All'origine della produzione artistica di Patrucco e di Brassens – fatte le debite proporzioni, ci tiene a precisare il comico – ci sono diverse epoche storiche, differenti origini, persino distinte discipline: l'arte del monologo da una parte, la canzone d'autore dall'altra. Eppure, in Chi non la pensa come noi, si possono apprezzare lo stesso timbro e le medesime prospettive, oltre al massimo comune denominatore della parola, sempre in primo piano rispetto al contesto. Ed è proprio la parola l'attrezzo indispensabile impiegato da questi due artigiani del palcoscenico per smascherare le ipocrisie e le assurdità di quella che ci ostiniamo a definire attualità, non dandole, probabilmente, il reale valore.
I fendenti umoristici diretti su vicende e personaggi ben definiti, superano le persone e gli avvenimenti in oggetto per trasformarsi in frecciate satiriche sui tempi che corrono e, quindi, un po' su noi stessi. È un'alchimia di comicità ed emozioni, in cui all'incalzante ritmo del monologo puro, segue la genialità e l'ironia senza eguali delle canzoni di Georges Brassens.
I monologhi si intrecciano a una selezione di brani mai tradotti in italiano prima d'ora e preservati nei loro significati da una traduzione accurata, che ha ottenuto il consenso degli eredi di Brassens. Enrico de Angelis, responsabile artistico del “Club Tenco”, in proposito commenta: «Sappiamo tutti quali complessità armoniche e difficoltà musicali di canto presenta Brassens. Le versioni di Alberto sono ritmicamente e metricamente ineccepibili, fedeli quindi formalmente, ma nello stesso tempo fedeli nei contenuti».
La proposta di Patrucco, tuttavia, si allontana in parte dal solco originario. Dalla lettura minimale e propria dell'autore – voce, chitarra e contrabbasso – si passa, senza travisamenti, a una lettura musicale più articolata e ampia, sconosciuta in Italia fino ad ora. Merito degli inediti arrangiamenti di Daniele Caldarini, che mettono in primo piano la profondità della musica di Brassens, forse mai adeguatamente riconosciuta.
Gli elementi che costituiscono lo spettacolo, in apparenza distanti tra loro, si fondono alla perfezione, sino a diventare una cosa sola. Nonostante in taluni casi le canzoni originali siano state scritte oltre mezzo secolo fa, sorprende la sintonia col presente. Anzi, i molteplici piani d'ascolto sedimentati nel tempo, ci restituiscono tematiche, se possibile, ancor più affilate dal confronto con la quotidianità dell'oggi. Una magia che parte da lontano, dunque, per approdare sulla sponda della più stretta attualità.
Niente celebrazioni brassensiane, dunque, bensì l'idea di unire, seppure in epoche storiche diverse, sensibilità tanto affini; punti di vista che coesistono in perfetta armonia, proprio grazie al tessuto connettivo della musica.

Alberto Patrucco torna a cantare, in uno spettacolo comico coinvolgente e graffiante che si colora, qua e là, di musica e poesia.


organizzazione: Associazione ArteGiovani di Tione