Chiese Aperte. Visite guidate alla chiesa di San Pietro di Cembra

Manifestazioni ed eventi

Sabato 1 maggio 2004 in occasione della manifestazione nazionale "CHIESE APERTE" promossa dall'Archeoclub d'Italia - Sede di Trento, per gentile concessione della Parrocchia ed il patrocinio dell'Azienda di Promozione Turistica dell'altopiano di Pinè-Valle di Cembra, si invita il pubblico a visitare l'antica Chiesa di San Pietro, situata al centro del paese di Cembra.
Le visite, guidate e gratuite, saranno effettuate con il seguente orario: dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 17
Seguirà concerto di chiusura

Mercoledì 28 aprile alle ore 17.00, presso la Sala del S.A.S.S., in piazza Cesare Battisti serata di presentazione da: arch. A. Bonazza, dott. G. Ciurletti, dott. C. Strocchi.
Fonti bibliografiche:
G. CIURLETTI 2003: Antiche chiese del trentlno, dalla prima affermazione del cristianesimo al X secolo. Breve excursus alla luce di trent'anni di ricerche e scavi archeologichen Sonderdruck aus Frühe Kirchen in ostlichen Alpengebiet München.
A. FOlGHERAITER 1988, S. Pietro in Cembra. La chiesa sulla roccia. Trento.

LA CHIESA DI S. PIETRO IN CEMBRA
La chiesa di S. Pietro si trova nel centro storico dell'abitato di Cembra, capoluogo della valle omonima, di cui forse è l'antica pieve. Il primo documento in cui è citata è il testamento del 1224 di Agnese, figlia del nobile Roberto di Salorno. L'edificio è stato più volte rimaneggiato, ma la struttura attuale risale alla prima metà del XVI secolo; presenta forme tardo gotiche ed è probabilmente opera di Michele di Francesco di Gardena.
l'esterno: la facciata presenta robusti contrafforti scalari agli angoli e lungo il fianco meridionale. Il campanile, probabilmente edificato nel XIV secolo, è addossato al Iato settentrionale. Presenta trifore e quadrifore sovrapposte ed è coperto da un'alta cuspide piramidale in muratura.
l'interno: vi e un'unica navata conclusa da uno slanciato arco santo a sesto acuto in pietra, attraversato da una trave con l'iscrizione cinquecentesca: "Qui peccatum non fecit nec dolus inventus est ore eius Isaia". L'abside è a pianta pentagonale, Illuminata da tre alte bifore gotiche e coperta da una volta a costoloni. Il presbiterio è completamente affrescato: al centro della volta è Dio benedicente con quattro Dottori della Chiesa d'Occidente. Intorno ci sono gli evangelisti con i rispettivi simboli. Più in basso: il re Davide e vari profeti. Sulla parete di fondo dell'abside c'è la Crocifissione, su quella di sinistra la Raccolta della manna. Nella finestra di sinistra sono dipinte le sante Apollonia, Lucia, Caterina d'Alessandria e Barbara; in quella di destra le sante Giuliana e Margherita, Dorotea e Orsola. Nella finestra della parete meridionale i santi Stefano e Lorenzo e le sante Agata e Agnese. Ai Iati sono affrescati i santi Rocco e Sebastiano, protettori delle pestilenze. Sotto l'affresco con la Raccolta della manna c'è Cristo benedicente con gli apostoli e, in prossimità dell'arco santo un Santo Vescovo, presumibilmente San Vigilio. Nello parte inferiore delle pareti c'è una decorazione a finto tessuto con bande verticali ornate con motivi vegetali stilizzati.

L'affresco del l'abside prosegue sulla parete meridionale della navata, costituendo un ciclo completo della vita di Cristo dall'Annunciazione alla Resurrezione in 24 episodi. Tutta la parete settentrionale della navata è occupata dall'affresco del Giudizio Universale, eseguito nel 1759 da Valentino Rovisi di Moena. AI centro c'è Cristo Giudice fra la Madonna e il Battista con numerosi Santi. Nella parte inferiore, parzialmente distrutta dall'umidità, sono raffigurati i dannati. Sulla parte interna della facciata c'è un affresco con la Madonna della Misericordia e uno stemma gentilizio del tardo '600. Nella chiesa sono presenti alcune statue lignee: nella nicchia in fondo alla navata c'è la Madonna di Loreto in legno intagliato, dipinto e dorato, probabilmente del XVII secolo; sull'altare maggiore, consacrato nel 1525, vi sono le statue gotiche dei Santi Pietro e Paolo. Sulla trave dell'arco santo c'è un Crocifisso fra Maria e San Giovanni e gli Apostoli.
I dati archeologici: recenti indagini archeologiche hanno permesso di individuare, nell'area del presbiterio, i resti dell'abside e del pavimento della chiesa romanica già nominata nel 1224. Tra l'altare e i due gradini che separano il presbiterio dall'aula sono emersi i resti di una piccola" cella memoriae. vuota (si tratta di uno spazio destinato a contenere le reliquie di consacrazione della chiesa). Nella nicchia porta reliquie, inserita nella parete ad populum dell'attuale altare, è stato rinvenuto un reliquiario in legno e una scatolina in piombo con un sigillo in cera, risalenti al 1400 o 1500. Il ritrovamento più interessante è stato però una cassetta in pietra calca- rea bianca con una croce in rilievo sul coperchio, contenente una scatolina in argento decorata. Si tratta probabilmente del reliquiario in origine conservato nella cella memoriae e poi spostato nel nuovo altare. Il ritrovamento è molto importante perché è raro trovare un reliquiario di questo tipo, documentato generalmente in contesti riferibili cronologicamente al V/VI secolo d.C. Ciò dimostrerebbe che l'attuale chiesa di S. Pietro in Cembra risale ad un periodo ben precedente a quanto si è ritenuto fino ad ora. La chiesa sarebbe quindi una delle più antiche di tutto il Trentino.


organizzazione: Archeoclub d'Italia Sede di Trento - in collaborazione con APT PinéCembra