Cine France
L'appuntamento di Scirocco con il gruppo jazz Radio Days sarà una riscoperta delle origini del cinema francese, delle sue incredibili tecniche visive e delle sue musiche variopinte!
Radio Days (jazz) è un gruppo musicale trentino nato nel 1995 con un forte orientamento verso lo swing, periodo nel quale ha prodotto svariati progetti, fra cui un tributo a Frank Sinatra e uno all'Eiar. Il gruppo si è in seguito convertito al dixieland e oggi raccoglie le esperienze fatte in tutti questi anni di musica, proponendo concerti e intrattenimento nello stile jazz swing e bossa nova. Dal 2010 s'interessa anche di sonorizzazioni di film muti con musiche originali, ambito nel quale è ormai diventato un punto di riferimento a livello regionale.
Per Scirocco 2016 musicano dal vivo 7 corti dei primi registi francesi: Lumière, Méliès, Guy, Claire, Nonguet, Cohl, Capellani.
Le origini del cinema in Francia
Il programma comprende alcuni esempi del cinema che si è sviluppato in Francia tra la fine dell’ottocento ed i primi anni del novecento. Storicamente l’invenzione del cinematografo si deve ai fratelli Lumière, che ebbero il merito di organizzare la prima proiezione pubblica il 28 dicembre del 1895 a Parigi, in un caffè lungo il boulevard des Capucines. Le apparecchiature usate dai Lumière in realtà furono il risultato di tanti piccoli passi che erano già stati compiuti da altri inventori, che però non ne intuirono o non riuscirono a concretizzare le enormi potenzialità di questa incredibile nuova scoperta: la possibilità della ripresa e proiezione di immagini fotografiche in movimento davanti ad un pubblico.
Auguste e Louis Lumière 1896 – documentario
I primi film che vennero girati e mostrati al pubblico, consistevano in brevissime riprese (meno di un minuto) che mostravano al pubblico qualche cosa di divertente o che la gente comune non aveva mai visto. Il primo film della serata riguarda un viaggio in Italia: piazza del Duomo a Milano, con la gente ed i mezzi di trasporto del 1896. Le riprese di questo tipo erano spesso totalmente naturali, senza nulla di programmato ed utilizzavano la gente comune, che spesso fissava la cinepresa con curiosità perché non aveva mai visto prima questo apparecchio e probabilmente non sapeva nemmeno a cosa servisse. Si tratta quindi di documenti eccezionali che ci permettono oggi di vivere per un minuto nel mondo di due secoli fa.
L’aveugle fin de siécle (Il cieco di fine secolo) - Alice Guy 1898 – comico
La seconda breve pellicola è invece un esempio delle prime comiche, che ci mostrano come i primi film “a soggetto” furono legati agli stilemi del teatro dell’epoca. Venivano spesso ripresi in uno studio di produzione con dei fondali dipinti e con un’inquadratura centrale fissa, per mostrare quello che avrebbe visto un pubblico seduto a teatro. Questa divertente comica è stata inserita nel programma anche per ricordare il nome della regista, Alice Guy, una grandissima e dimenticata pioniera della storia del cinema. Ella lavorò al tempo dei Lumière presso la Gaumont (il suo primo film è del 1896, solo pochi mesi dopo la prima storica proiezione), per la quale produsse un enorme numero di pellicole. Si può certamente affermare che Alice Guy sia stata la prima donna al mondo a realizzarsi come regista e produttrice nel mondo del cinema.
Le voyage de Gulliver a Lilliput et chez les geants
(Il viaggio di Gulliver a Lilliput e la dimora dei giganti) - Georges Méliès 1902 – fantasia
Certamente più famoso è George Méliès, il grande attore, regista e produttore che, appena scoprì l’esistenza del cinema, intravide le possibilità di poter applicare dei trucchi da prestigiatore ai film, in modo tale da poter creare tutto quello che passava per la sua fervida fantasia. I suoi “viaggi di Gulliver” del 1902 ne sono un buon esempio, nel quale la storia è condensata in qualche breve episodio, mentre sono più importanti i sorprendenti trucchi con i quali il protagonista Gulliver si muove su scenari di cartapesta ed interagisce con altri attori “in scala”. Da notare che questo film è a colori, ovvero fotogramma per fotogramma venne colorato a mano sulla pellicola in bianco e nero: il massimo della tecnica di quegli anni!
La fille du sonneur (La figlia del campanaro) - Albert Capellani 1906 – drammatico
La quarta proposta, del 1906, è il primo vero e proprio film come si intende ai giorni nostri, con una trama, delle scene in studio ma anche in esterno e con la cinepresa in movimento. Il tutto è però condensato nella durata di un rullo, misura che si usava per capire la durata dei film dell’epoca, ovvero circa dieci minuti. Il regista è Albert Capellani, un altro importante personaggio della storia del cinema mondiale e francese, che nei primi del novecento realizzò una gran numero di film di ogni genere ed ottenne notevole successo.
Fantasagorie (Fantasmagoria) - Émile Cohl 1908 – animazione
In questo breve film d’animazione, il protagonista è un pagliaccio che si può trasformare in qualsiasi cosa. Tre mesi di lavoro, oltre 700 tavole per meno di due minuti di film, realizzato nero su bianco e poi sviluppato in negativo per ottenere l’effetto lavagna, questo è da alcuni considerato il primo “cartone animato” della storia del cinema. L’autore, Émile Cohl (pseudonimo di Émile Eugène Jean Louis Courtet), nasce come caricaturista, ma nel 1905 viene assunto alla Gaumont e, contemporaneamente, inizia la sua carriera di animatore, regista e sceneggiatore. Storicamente è considerato l’inventore del cinema d’animazione.
Max fait de la photo (Max fa della fotografia) - Max Linder (regia di Lucien Nonguet) 1913 - comico
E' stato inserito in programma un attore comico oggi poco noto ma che fece scuola a tanti grandi, compreso Charlie Chaplin: stiamo parlando di Max Linder, l’elegante signore con i baffetti, dai modi cortesi ed educati, ma spesso insistenti. Linder ebbe grande successo proprio nei primi anni dieci e lavorò anche a Hollywood, dove realizzò alcuni lungometraggi che sono considerati fra le sue migliori opere. Egli fu il primo a realizzare un vero e proprio personaggio bene o male riconoscibile in tutti i suoi film, cosa che poi venne imitata da quasi tutti i grandi comici del muto, e non solo, che vennero dopo di lui.
Paris qui dort (Parigi che dorme) - René Clair 1923 – fantastico
L'ultima pellicola in programma e quella di René Clair considerato oggi uno dei più grandi maestri del cinema mondiale e, senza dubbio, fra quelli che meglio hanno rappresentato lo spirito del cinema francese. Dopo alcuni capolavori nel periodo del muto, René Clair proseguì il suo cammino anche nel mondo del sonoro, lasciandoci diverse pietre miliari da annoverare nella storia del cinema. Di questa pellicola, come spesso accade nel mondo del cinema muto, furono realizzati più montaggi e quello presentato è un edizione ridotta di 18 minuti con didascalie doppiate in italiano.
Biglietto: 5 euro
organizzazione: Effetto notte - Circolo del cinema