Cirano di Bergerac
Stagione di prosa di Ala 2013/2014
Teatro Libero
Cirano di Bergerac
di Edmond Rostand - traduzione di Franco Cuomo
con Corrado d'Elia, Monica Faggiani, Gustavo La Volpe, Tommaso Minniti, Marco Brambilla, Stefania Di Martino, Stefano Pirovano, Dario Leone
regia di Corrado d'Elia
«Con momenti di intensa fisicità e nella maniera asciutta, veloce, visionaria che ci contraddistingue, raccontiamo la magnifica storia di Cirano, uomo eroico e virtuoso insuperabile della spada e della parola, la cui diversità e il rifiuto di farsi imprigionare dalle convenzioni sociali, dall'asservimento politico e culturale, dal conformismo ideologico e dal potere viene pagata con la morte.
Su una scena resa dinamica da un unico piano inclinato, si svolgono le vicende dell'amore di Cirano per Rossana innamorata di Cristiano, bello ma privo di spirito e dialettica.
Svestito delle piume del romanticismo e delle facili rime, tradotto in prosa, Cirano ci affascina per la fedeltà irremovibile ai suoi sogni, il suo amore per la libertà e l'anticonformismo che sempre lo contraddistingue, rendendolo finalmente figura umana concreta.
La vicenda è nota, ma l'allestimento di d'Elia è efficace ed energico, tremendamente fisico e vitale, moderno e il regista ammonisce che "chi viene a vederlo non si aspetti i versi stantii da Baci Perugina cui molti allestimenti ci hanno abituato". Ma la modernità non risiede nell'apparente scelta dei costumi contemporanei, o quasi, salvo qualche breve dettaglio, ma nella capacità di appassionare e di commuovere ancora oggi, fra momenti ironici e comici, drammatici o d'intenso lirismo, ma mai sdolcinato o stucchevole. (
) Tutto sulla scena è fortemente simbolico, perché Cirano, uomo a cui il regista ha tolto volutamente la y, deve diventare un uomo vero, pratico, reale. E lo diventa davvero nell'appassionata e fisicissima interpretazione di d'Elia, affinata da anni e anni di lavoro sul personaggio, ora sfacciato, ora crudele, ora tenerissimo amante, ora dolente uomo solo, ora uomo d'onore a restituire forza e fragilità al personaggio. Corrado d'Elia è un Cirano che affascina e che commuove, dai tratti profondamente umani e dalla voce suadente nel sussurrare parole d'amore che rapiscono sinceramente il cuore e l'anima».
Fabiana Raponi
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala - Casse Rurali Trentine