Cirano di Bergerac

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2005/2006
La Grande Prosa

Compagnia Teatri Possibili
Cirano di Bergerac
Spettacolo creativo per un eroe moderno
di Edmond Rostand
traduzione Franco Cuomo
regia Corrado d’Elia
scene Fabrizio Palla
luci Karun Grasso
con Corrado d’Elia, Federica Bognetti, Gianlorenzo Brambilla, Gustavo La Volpe

“La storia di Cirano è vera, è davvero esistito uno scrittore spadaccino di questo nome che ha scritto un’affascinante libro di fantascienza ante litteram. Ma il Cirano che conosciamo noi, il prototipo dell’innamorato, è stato inventato cent’anni fa da Edmond Rostand e poi mille volte riscritto da capocomici desiderosi di un cavallo di battaglia di sicuro successo. Il regista Corrado d Elia con il suo gruppo di giovani attori dei Teatri Possibili, ne fa un ritratto generazionale, con momenti di intensa fisicità. Cirano è sempre lui, il ‘romantico’ corteggiatore per interposta persona, il nasone attaccabrighe, l’innamorato assoluto, insomma, un mito al di là di ogni interpretazione”
(Ugo Volli – la Repubblica)

“Sì, il Cirano con testi poetici è diventato Cirano in prosa e diverte per questo suo modo di essere forse molto più vicino alle nostre generazioni con i sentimenti meno astratti e con le delusioni meno apparenti. Una figura umana concreta, quindi, riconoscibile nel nostro tempo con le sue gioie e i suoi dolori e soprattutto con le sue libertà; una libertà rappresentata magnificamente dal suo naso, perché l’eroe Cirano muore in uno stupido e crudele incidente ma il suo naso vive, a significare l’anticonformismo, il distacco dalla politica e dalle ideologie di regime. Il naso vive in piena libertà e distacco dal potere. Sarà questa suggestiva rivisitazione teatrale che ha dato successo al Cirano: ma è anche merito di Corrado d’Elia, giovane attore che di questo spettacolo è il tutto” (Giuseppe Tropea – Il Giornale)

“La scena finale, quando gli undici attori indossano come lui un lungo naso posticcio, sembra essere un invito a scoprire lo spirito aperto di Cirano che alberga in noi, il suo amore per lo sberleffo, il suo candore, la sua generosità, il suo coraggio sdegnoso. Per percorrere questa strada d’Elia ha compiuto sostanziosi tagli, ha eliminato i costumi d’epoca, ha cercato una recitazione priva d’enfasi, ha cancellato quasi del tutto il verso e ha impresso all’azione un ritmo sostenuto. Una regia interessante che riesce senza retorica a raccontare questa storia un po’ polverosa”.
(Magda Poli – Corriere della Sera)

Informazioni sulla prevendita

▪ Nei giorni di spettacolo presso la cassa del Forum a partire dalle ore 19.00
▪ Showtime - Ticket www.showtime-ticket.com info: 0473 27 02 56
▪ In tutte le Librerie Athesia della Provincia e presso il circuito Athesia Ticket