Circo e d'intorni

Teatro

Dicastelincastello

Il gruppo CircOfficina porterà a castello l'atmosfera allegra e sorprendente propria del mondo del circo. “In pista” insegnanti e allievi della scuola di circo Bolla di Sapone che proporranno, in chiave rinnovata, le discipline classiche dell'arte circense: giocoleria, equilibrismo, acrobatica aerea, funambolismo e teatro comico.

Ancora un appuntamento riservato prevalentemente ai bambini nel programma della rassegna «dicastelincastello», promossa dal Servizio Attività Culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con Museo Castello del Buonconsiglio e Coordinamento Teatrale Trentino. A Castel Thun è in calendario per il pomeriggio di martedì 2 settembre, con inizio alle 16.30, uno spettacolo realizzato dalla Scuola di Circo “Bolla di sapone” di Trento diretta da Tommaso Brunelli.
«Il tè dei matti» – questo il titolo della performance – rientra nelle proposte del Coordinamento Teatrale Trentino ed è ispirato al famoso racconto “Alice nel Paese delle Meraviglie”. La rappresentazione coinvolge bambini e adulti con numeri di giocoleria, equilibrismo, acrobatica aerea e … molto altro ancora. Personaggi strampalati e simpaticissimi faranno divertire il pubblico, lasciando i bambini letteralmente a bocca aperta.
Lo spettacolo vede impegnati tre artisti semiprofessionisti, da diversi anni impegnati in performance e rappresentazioni circensi. La situazione scenica fa riferimento al racconto di Lewis Carrol (i testi sono stati curati da Tommaso Brunelli e Veronica Weiss) e presenta alcuni dei personaggi più noti della fiaba, alle prese con la quotidianità del Paese delle Meraviglie attraverso l'utilizzo del teatro e delle arti circensi.
Una proposta adatta a bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni e alle loro famiglie. Uno spettacolo dinamico, movimentato e divertente, in cui la poesia del circo abbraccia la pazzia della scena. Martedì 2 settembre sarà possibile assistervi pagando il biglietto per la visita a Castel Thun.

Allo spettacolo si accede pagando il biglietto per la visita a castello

A cura di Coordinamento Teatrale Trentino
Via del Brennero, 38121 Trento
Telefono: 0461 420788
www.trentinospettacoli.it

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CASTEL THUN
Orari: tutti i giorni tranne lunedì 10.00-18.00
lunedì di agosto aperto
Ingresso: 6 euro
Ton - Via Castel Thun
Tel. 0461 657816
www.buonconsiglio.it

Castel Thun viene citato per la prima volta in un atto vescovile del 1258, relativo al conferimento del dosso di Belvesino alla famiglia Thun. La concessione prevedeva il diritto di costruire un castello che prese il nome dal luogo in cui venne edificato. Il nucleo originario del castello, datato alla metà del XIII secolo, era costituito da un mastio probabilmente racchiuso da una palizzata in legno. Nei secoli successivi la struttura fu interessata da continui ampliamenti e migliorie, che la trasformarono da modesto fortilizio a grandiosa residenza. Nel corso del Trecento furono costruiti diversi fabbricati all’interno della cinta, a ridosso della muratura stessa. Nel Cinquecento la parte residenziale fu sopraelevata e abbellita sulla scia del rinnovamento architettonico e artistico, di gusto rinascimentale, promosso dal principe vescovo Bernardo Cles (1514-1539). Anche gli apparati difensivi furono completamente ridefiniti nel corso del XVI secolo e in quello successivo. Gli ultimi importanti interventi architettonici si ebbero nel Settecento; fu attuata una regolarizzazione generale del palazzo mediante il livellamento dei piani, secondo il gusto del tempo. Molte superfici esterne furono intonacate per creare un senso di omogeneità nella costruzione. Le invasioni napoleoniche segnarono profondamente il castello, che venne saccheggiato e spogliato di gran parte degli arredi. Con la fine del principato vescovile (1803) la famiglia perse i proventi delle rendite ecclesiastiche; il loro generoso mecenatismo, unito agli investimenti sbagliati di Matteo II Thun (1813- 1892), rese irreversibile il tracollo finanziario. Nel 1926 i proprietari furono costretti alla vendita del castello, che venne acquistato dal ramo boemo della famiglia Thun, gli Hohenstein. Questi lo abitarono fino al 1985 quando il conte Zdenko, ultimo discendente, morì senza lasciare eredi. Nel 1992 il castello fu acquisito dalla Provincia autonoma di Trento, che lo ha aperto al pubblico nel 2010, dopo un impegnativo restauro. Castel Thun rappresenta una delle più prestigiose residenze trentine, con oltre 150 stanze che conservano gli arredi originali delle diverse epoche.