Come eravamo
Tuffarsi per un pomeriggio nel ritmo lento di un paese montano, dominato dalla natura e dal lavoro dei campi, scandito dal suono della campana e dal succedersi delle stagioni, plasmato da forti valori e da tradizioni millenarie. Il sogno affascinante del viaggio a ritroso nel tempo e del lasciarsi piacevolmente andare al "Come eravamo" diventa realtà il giorno di ferragosto, dalle 14.30 alle 19.00, quando, allapice della stagione delle ferie, Bocenago recupera costumi, usanze, mestieri e ambienti di inizio secolo e li fa sapientemente rivivere per un breve fuggevole attimo. Il recupero del passato per capire meglio il presente.
Lintera popolazione di Bocenago tornerà ad indossare le vesti di un tempo che rischia di trascolorare e di essere custodito solo nel ricordo dei più anziani: abili mani daranno prova di unarte appresa e mai scordata; professioni dimenticate al sopraggiungere di nuove animeranno il paese; suoni non più familiari prodotti da strumenti oggi sconosciuti saranno il sottofondo di questo pomeriggio.
Il "Come eravamo" è a metà tra il piacere della riscoperta e del ricordo e la nostalgia prodotta dal confronto tra un oggi affannoso e supertecnologico e un passato duro, ma ricco di intense esperienze di vita. Larchitettura delle case di Bocenago, le cui forme originarie sono state risparmiate dal tempo, sarà la scenografia naturale su cui riproporre un brandello di storia, paradossalmente così vicina e così lontana. Saranno quattro passi tra mestieri e usanze dal sapore antico, profumate dal tempo e offerte con la dignità di un popolo che senza falsa retorica in quel passato ha sofferto, faticato, lottato. Si assisterà alla tostatura del caffè, alla filatura, al bucato, alla battitura del grano, alla processione. Si rivedranno i rastrelli, le scandole, la polenta, la trabacola, gli attrezzi, il tombolo, le castagne, il gioco delle carte, i canederli, la trebbiatrice.
Tra i portici, lungo le strade e nelle piazze si incontreranno il casaro, le portatrici dacqua, il capraio, il falciatore, il cestaio, il fabbro, il carbonaio, il falegname, il ramaio, il calzolaio, il costruttore di chiodi, larrotino, lo spazzacamino, il tagliapietre, la guardia notturna, il taglialegna, il carpentiere, i vigili del fuoco, limpagliatore di sedie, il carrettiere, il suonatore ambulante, lombrellaio, il carraio, la guida alpina, lemigrante, il muratore, lo scultore, il pittore, il salumiere, il bottaio, il cacciatore, il fotografo.
Le novità di questanno vengono anchesse dal passato: in questo pomeriggio ferragostano saranno ritagliate delle finestre anche sui giochi tradizionali. I vigili del fuoco si esibiranno in manovre di qualche anno fa. Attrezzi e oggetti antichi saranno esposti in mostra, mentre assaggi di torte, vino, polenta e spressa daranno più gusto alla manifestazione. Per tutto il pomeriggio, inoltre, sarà in funzione lUfficio Postale con un annullo speciale.
E poi, quando la sera si farà vicina, alle ore 21.00, lo spirito cristiano che già informò la società del "Come eravamo" ritornerà nella processione solenne in costume per le vie del paese.
Conferenza stampa celebrativa della 25° edizione e presentazione del volume Come Eravamo c/o piazza centrale alle ore 15.00;
foto di gruppo dei figuranti c/o piazza centrale alle ore 16.00.
Inizio della Festa alle ore 17.00,
parata della banda comunale di Caderzone Terme alle ore 17.30,
manovra dei vigili del fuoco alle ore 18.30,
Santa Messa con Processione alle ore 21.00.
Servizio di bus navetta da/per zone parcheggio con termine alle ore 22.30