Come la Terra d'inverno

Convegno

Come la Terra d'inverno. Presentazione libro di Micaela Bertoldi
Presenterà la scrittrice Nadia Scappini

Profilo:
Micaela Bertoldi insegnante; impegnata in politica, ha rivestito vari incarichi istituzionali a Trento.
Particolarmente interessata ai diversi ambiti della cultura, si dedica alla scrittura in prosa ed in poesia. È autrice di ConversazioniCulturali radiofoniche per la Rai regionale.

Abstract:
È quasi autunno, ormai / ed i colori addensati / sulla terra bruna / descrivono la vita / che – sfiorita/ lascia il seme / per poi riemergere / dopo il riposo./
Nell’atmosfera rilassata di un tempo trattenuto, dal ritmo pigro e a volte quasi asfittico, s’erano espansi (im)possibili echi di femminili discorsi. Senza tempo, né luogo. Prepotente si imponeva la sensazione di imminente distacco
Tuttavia Martina … “non rinuncia / a coltivare un’illusione.”anche se deve ammettere che: “Eroe disegnato / sulla carta: / questo, in fondo, / s’era rivelato. / … Troppo gli aveva chiesto.”
e via via nel farsi dell’inverno si impone una chiara consapevolezza:
“Recluso e fuggitivo / è quell’io che / dall’amore si scioglie / nel timore che il mare / con l’onda l’afferri / senza più sponde / su cui sostare./ …
“Se libero è Amore, / quando su amore si posa, / tale deve essere nel dipartire, / lento svanir nella nebbia / lontano. / Nulla ai cuori / può essere imposto./ Per sempre resta/ -comunque -/ una traccia.”
… i ciliegi selvatici fioriranno ancora “Sempre /quando un sogno / si forma /segue l’orma /del vento / che fa primavera.”

Commento critico:
“Una meditazione lirica, che si realizza in situazioni, in movimenti narrativi, in dettagli a volte palesi, a volte sotterranei che danno corpo e spessore ad un vissuto. Sfaccettature, implicazioni, complicazioni, emozioni, sentimenti che invitano a partecipare, che sollecitano a intervenire come coattrici-coattori di una vicenda che dal presente si radica nel passato proiettandosi nel futuro come segno di forza, di continuità, di fede nel valore della vita, comunque essa ci abbia coinvolti. Una vicenda che se direttamente non ha segnato il nostro vissuto, potrebbe comunque segnarlo. Un incalzare quasi di voci diverse, complementari, che dal passato (e sono figure esemplari fissate sulla pagina e divenute universali ......) affiorano realizzando una sorta di pluralità dell’io nel quale e dal quale ci si può incarnare. “
Nadia Scappini


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