Come tu mi vuoi
Stagione Teatro di Pergine 2013/2014
Stagione Comune di Pergine
Teatro e Società
Come tu mi vuoi
di Luigi Pirandello
libero adattamento Masolino DAmico
con Lucrezia Lante della Rovere, Crescenza Guarnieri, Simone Colombari, Raffaello Lombardi, Arcangelo Iannace, Francesca Farcomeni, Andrea Gherpelli
regia Francesco Zecca
Scritta per Marta Abba, Come tu mi vuoi è la sola commedia di Pirandello ambientata almeno parzialmente fuori d'Italia il prim'atto si svolge infatti a Berlino, e nella Berlino degli ultimi anni venti, quella dei cabaret di Grosz e Kurt Weill, dove il drammaturgo soggiornò a lungo.
Al centro di questa opera, come in tutte quelle di Pirandello, c'è sempre questa ricerca spasmodica dell'identità.
La ricerca della propria identità è un tema molto legato a questo periodo storico, dove la ricerca non avviene dentro, ma fuori, nel riflesso degli occhi dell'altro. Pian piano si diventa quel riflesso, che ci allontana sempre di più dal proprio sé, si diventa altro da sé, si diventa quello che gli altri hanno deciso: "Non ci sono prove contrarie che tengono quando si vuol credere in quello che si vuol credere".
Così parte questo gioco al massacro da parte della protagonista che è pronta ad essere "Come tu mi vuoi" ma con autenticità, con verità. Raccontare tutto questo con il teatro, dove la verità non esiste ma dove tutto deve essere estremamente autentico, per poter far risuonare lo scricchiolio dell'anima dei personaggi.
La mia lettura si fonda esattamente su questa ricerca delirante dell'autenticità, che per poterla trovare bisognerà perdersi nei tunnel oscuri della memoria. La memoria del sentire e non quella dei fatti, delle prove.
L'Ignota nel suo tentativo di essere "come tu mi vuoi" prova a cercare la propria identità nella logica razionale, ma non trova nulla, perchè non riesce a fingere al suo sentire; così porta al rovesciamento del reale all'irreale facendo cadere tutti nel burrone della follia. Solo tra le pieghe della follia che si riesce a sentire un lontano odore di autenticità. Vivere della propria fantasia e non della propria storia!
Francesco Zecca
organizzazione: Associazione culturale Aria - Comune di Pergine Valsugana