Come una rana d'inverno

Teatro

Giorno della memoria. 27 gennaio 2012

letture, musiche e immagini sulle orme di Primo Levi, con Fabio Cassanmagnago, Mauro Re Dionigi e Dario Gelmetti; musiche di Roberto Salis.

Segnato dall’esperienza del lager nazista, Levi non si è sottratto ad un ruolo civile di dolente ed energica coscienza critica, raccontando nei suoi libri sofferenze, disperazioni e speranze, la sua storia, la Storia. Il titolo “Come una rana d’inverno” è un significativo verso tratto dalla sua poesia Shemà.
Tre sono i piani su cui verte lo spettacolo, che si cedono l’un l’altro parola.
Una prima voce fuoricampo riporta i fatti storici, cenni e aneddoti della biografia di Levi, dati e informazioni sulla Shoah, sullo sterminio, su luoghi e accadimenti. È una voce rigorosa, obiettiva.
Un secondo lettore, con pagine tratte dai testi di Levi (irrinunciabili “Se questo è un uomo” e “La tregua”), rievoca i fatti storici tramite l’emozione della letteratura.
Una terza voce attualizza il percorso compiuto: anche oggi ci sono ingiustizie, sopraffazioni, diritti calpestati, comunque “cancelli” che come ad Auschwitz devono essere abbattuti.
Il percorso così impostato fa sì che il raccontare la storia personale di Primo Levi diventi raccontare e significare la Storia, omaggio alle vittime della tragedia condannata e insieme monito e sprone alle attuali generazioni per i tempi presenti.
Il reading si fa forte della parola, delle voci dei tre attori recitanti, ma a tenere sempre viva l’attenzione e l’adesione del pubblico concorrono, accompagnando o intervallando la lettura, immagini e video a tema proiettati su maxischermo e le musiche dal vivo, che spaziano da omaggi ai cantautori italiani fino a suoni più sperimentali, che sottolineano la sofferta assurdità di quei giorni. Aspetti, questi ultimi, particolarmente adatti ad una fruzione dello spettacolo per il pubblico dei ragazzi delle scuole.


organizzazione: Comune di Condino