Confini di Guerra

progetto di Osvaldo Maffei

catalogo a cura di Alessio Quercioli e Alessandro Andreolli

Questa mostra cerca di rispondere, per quanto sia possibile, a questa domanda:

Che ne è stato della vita della popolazione civile rimasta nelle loro case, nella Destra Adige non sgomberata?

Aiutati dalle foto storiche e da alcune preziose testimonianze di chi quei giorni li visse in prima persona, come il diario di assunta Dorigotti, si cercherà di restituire il clima di ansia e di paura, di speranza e di delusione, che caratterizzò i “lunghi” anni di attesa.

Le foto segnate dal tempo, riproducono immagini di vita famigliare, scorci del borgo e paesaggi limitrofi ripresi da un ufficiale austroungarico addetto al vettovagliamento delle truppe e ospitato dalla famiglia Marinelli. Questo fondo fotografico così ricco di testimonianze, raccolte attraverso l’obiettivo, testimonia l'avvicendarsi dei profili e delle narrazioni personali della nostra comunità, intrecciate con la storia d’intere nazioni coinvolte in quella immane tragedia.

La geografia delle vicende storiche con questo evento si arricchisce di nuove conoscenze, che tendono a ridefinire il nostro concetto di confine accrescendo di significato le mappe, colme di dati asettici, in cui gli eserciti ed anche le popolazioni, ad essi correlati, sembrano appartenere più al mondo di “soldatini di piombo” che al vissuto di sangue, dolore e passioni umane che accompagna ogni guerra.