Corti di Zbigniew Rybczynski

Cinema

Scirocco

CORTI di Zbigniew Rybczynski
musicati dal vivo dal Trio Metamorfosi

Zbigniew Rybczy´nski è nato a Lodz in Polonia il 27 gennaio 1949. Ha ricevuto numerosi premi in tutto il mondo, tra cui il premio Oscar nel 1983 e l’Emmy nel 1990. “Kwadrat” è il suo primo cortometraggio. Dopo aver frequentato l’accademia cinematografica viene assunto dalla Se.Ma.For, un celebre studio di animazione polacco e, parallelamente, lavora come operatore freelance di film didattici, corti e lungometraggi di finzione, collaborando tra l’altro con registi quali Andrzej Baranski e Grzegorz Krolikiewicz. In questo periodo aderisce al gruppo d’avanguardia Warsztat Formy Filmowej. Nel 1977 si reca a Vienna dove realizza “Weg zum Nachbarn” e “Mein Fenster”. Durante il soggiorno viennese Rybczy´nski diviene un attivista di Solidarnosc e, dopo il colpo di Stato di Jaruzelski in Polonia, chiede, per protesta, asilo politico al governo austriaco. Nel 1980 realizza “Tango” che oltre a dargli fama e notorietà gli permetterà di vincere nel 1983 il Premio Oscar come miglior cortometraggio d’animazione. Trasferitosi negli Stati Uniti, fonda la sua casa di produzione, la Zbig Vision, e lavora ai suoi primi video in alta definizione (“Steps” nel 1987, “L’Orchestra” nel 1990, “Kafka” nel 1992) e ad alcuni videoclip musicali dei Pet Shop Boys e Close.

QUADRATO (KWADRAT) Polonia, 1972, 4’
Un quadrato genera una figura umana, che si colora e si decompone nello spazio, creando a sua volta altri quadrati, che si ricongiungono ritrasformandosi nel quadrato bianco di partenza.

TAKE FIVE Polonia, 1972, 4’03’’
I corpi di due adolescenti vengono animati e sovrapposti in una danza vorticosa e sincopata, al ritmo del celebre brano jazz.

PLAMUZ (MUSIC ART) Polonia, 1973, 11’
La performance di una band musicale offre il pretesto per un gioco frastornante di scomposizioni e moltiplicazione delle figure, mediante l’uso di effetti grafici.

ZUPPA (ZUPA) Polonia, 1974, 10’
Il ménage quotidiano di una coppia. La ripetizione di alcuni gesti. Un’esistenza sospesa tra incubo e realtà. Il film fu censurato in Polonia, poiché non restituiva una buona immagine della realtà polacca.

LAMIAFINESTRA(MEINFENSTER)Austria, 1979, 2’30’’
In una inquadratura un televisore, una bottiglia di vino e un canarino in gabbia. Gradualmente tutto comincia a inclinarsi, fino a ritornare nella posizione iniziale.

NUOVO LIBRO (NOWA KSIAZKA) Polonia, 1975, 12’30’’
Microstorie raccontate in un’unica inquadratura suddivisa in nove parti. I personaggi trapassano da una casella all’altra, come un libro che passa dimano inmano.

FESTA (SWIETO) Polonia, 1975, 12’30’’
Scene di famiglia in un giorno di festa.

TANGO Polonia, 1980, 8’14’’
Un bambino entra in una stanza per recuperare il suo pallone. L’ambiente si riempie di bizzarri personaggi, tutti intenti a compiere lo stesso gesto all’infinito.

Trio Metamorfosi
Coraggioso e innovativo, questo trio propone un free jazz lirico, avventuroso, aperto dove si può trovare di tutto: da Mahler e Satie a Bill Evans, dal tango all’elettronica, dal blues a “trasgressivi” come Carla Bley, Jimi Hendrix e Thelonius Monk. Tutto ciò non appare giustapposto e “citato” ma “filtrato”, trasformato, metabolizzato nel corso dell’improvvisazione collettiva, vissuta come processo di costante elaborazione e metamorfosi dei materiali. In questa ricerca ai confini della tonalità un ruolo fondamentale spetta al violista Matt Maneri, uno dei grandi del free jazz, già collaboratore di Cecil Taylor, Paul Motian, Matthew Shipp, Joe Morris, e membro della Boston Microtonal Society, che con la sua viola inquieta e tonalmente ambigua evoca più che citare il lirismo del tango e la disperazione del blues. Ma un ruolo parimenti importante spetta al pianista Arrigo Cappelletti, autore di gran parte dei temi, ispiratore del primo gruppo di tango-jazz in Italia alla fine degli anni ’80, e al chitarrista Andrea Massaria, che con il suono filtrato e inquietante della sua chitarra compensa il lirismo di Cappelletti e Maneri conmisura ed eleganza. Il trio, con l’aggiunta del batterista Nicola Stranieri, ha appena registrato un cd per la storica etichetta inglese Leorecords.


organizzazione: Circolo del cinema Effetto Notte