Cosa piove dal cielo?

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2012/2013

Regia Sebastián Borensztein
Interpreti Ricardo Darin, Ignacio Huang
Paese Spagna
Anno 2011
Durata 93 minuti
Genere commedia
Produzione Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales (INCAA), Televisión Federal (Telefe), Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales (ICAA), Tornasol Films, Instituto de Crédito Oficial (ICO), Castafiore Films
Distribuzione Archibald Enterprise Film
Montaggio F. Pardo, P. Barbieri Carrera
Fotografia Rolo Pulpeiro
Colonna sonora Lucio Godoy
Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film al Festival di Roma 2011

Roberto è un burbero proprietario di un negozio di ferramenta a Buenos Aires. Nella sua vita, ogni giorno è meticolosamente uguale all’altro e di questa routine ha fatto una rude corazza per restare isolato dal mondo esterno e dalle assurde richieste della sua clientela. Unici capricci di questa burbera esistenza sono la costante ricerca di notizie bizzarre e incredibili sui quotidiani mondiali e le visite di Mari, un’amica di campagna da sempre innamorata di lui. Un giorno, proprio di fronte al suo negozio, viene scaraventato fuori da un taxi un giovane cinese. Il ragazzo non parla una parola di spagnolo ma ha un indirizzo scritto sul braccio che li porta a un alimentari un tempo gestito da suo zio. Roberto chiede allora aiuto all’ambasciata cinese, dove gli annunciano che per tutto il tempo necessario a ritrovare lo zio disperso, il giovane resterà sotto la sua tutela.
Come partorito da un destino stravagante, Cosa piove dal cielo? si presenta come un classico “Canto di Natale” dickensiano contaminato dalla comicità da cartoon e dalle fantasie bizzarre di Jean-Pierre Jeunet. Il protagonista Roberto è infatti un moderno Scrooge pronto a redimersi non di fronte alle visite dei fantasmi natalizi ma di quella altrettanto fantasmatica di un ragazzo cinese sopravvissuto a una mucca caduta dal cielo; così come la sua passione per le storie assurde e surreali ricorda molto da vicino gli aneddoti che entusiasmavano la giovane Amélie Poulain. Malgrado le notevoli differenze che dividono i profili delle due città e i caratteri dei relativi protagonisti, la Buenos Aires di Borensztein finisce col somigliare alla Parigi di Jeunet in funzione di un viraggio vagamente vintage che rende fuori dal tempo le proprie immagini, e di quel tono “favoloso” e dolce-amaro che fa dell’elemento surreale e grottesco il collante umoristico per portare avanti storie di personaggi soli e singolari.

con il sostegno di Parafarmacia dott.ssa Sittoni


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte" - in collab. con Unione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Pergine Valsugana