Cuore di pezza

Teatro

TrentinoBookFestival

Compagnia Teatrincorso
Cuore di pezza
Autore e regia: Elena R. Marino
Con: Lara Finadri, Silvia Furlan, Elisa Pinna
Età consigliata: 6 – 11
Durata dello Spettacolo: 60

Lo spettacolo racconta di come una bambina viziata impara, grazie a una bambola di pezza, a rispettare cose e persone e a onorare l'amicizia.
Personaggi dello spettacolo una Bambola di Pezza alla quale viene donato un cuore, una Nonna "Signora delle Pezze" che intreccia magie come altre nonne intrecciano i fili della calza, infine una Bambina che si è abituata, complice la classica frasetta "io voglio", a pretendere tutto per poi stufarsene in breve e gettarlo via. Sono queste le protagoniste della nostra storia, insieme a tre simpatiche narratrici che hanno una fissa: stabilire qual è "la cosa più importante di tutte".
CUORE DI PEZZA, con i toni di una favola moderna che cita la TV e il contesto attuale nel quale vivono i bambini, accompagna gli spettatori a riflettere su un troppo disinvolto atteggiamento consumistico verso oggetti e affetti, nonché sul necessario rispetto per chi è diverso, o semplicemente non alla moda, suggerendo l'operazione di mettersi davvero "nei panni dell'altro" per vedere le cose da un punto di vista nuovo.
Nel mondo nel quale viviamo, nel quale tutto a volte può sembrare virtuale e finto, risulta difficile crescere e maturare rendendosi conto pienamente della sensibilità degli altri o delle conseguenze delle proprie azioni. La Bambina, non certo cattiva, ma portata a trattare tutti come giocattoli, scopre infine, in una divertente e poetica girandola di situazioni, che "anche un cuore di pezza può piangere...".
Tema fondamentale dello Spettacolo è la sensibilità e il rispetto nei confronti degli altri, anche quando apparentemente sono molto diversi da noi: infatti nei rapporti marcati da mancata accoglienza, indifferenza, aggressività (anche nei casi dei comportamenti dettati dal fenomeno del bullismo o dall'insofferenza per le differenze etniche e culturali) il problema fondamentale è l'incapacità di vedere l'altro come essere dotato di propria sensibilità, e dunque l'incapacità di "mettersi nei suoi panni". Il tema della bambola "con un cuore" rinforza la riflessione sulla dignità di ogni essere vivente, che non può essere, appunto, trattato come mero gioco o meccanismo privo di sensibilità.
Per rispettare gli altri esseri viventi occorre essere in grado di interpretarne le esigenze come fossero le nostre. Riconoscere che l'Altro sente e prova emozioni esattamente come noi: che ha cioè un cuore come noi abbiamo. Ma tale abilità di comprensione e immedesimazione, di empatia e compassione, non sempre è un attributo naturale di tutti gli essere umani. Spesso occorre che educazione e cultura aiutino una capacità che, nella società contemporanea, complice la foga del consumismo e la facilità con la quale tutto e tutti vengono rapidamente usati e gettati, spesso non ha modo di svilupparsi con piena consapevolezza.
Se crudeltà e mancanza di empatia e rispetto sono sempre esistite, è vero però che le nuove generazioni, sottoposte alla seduzione delle mille promesse della pubblicità e spinti dalla necessità di affermarsi nel proprio gruppo di riferimento, sono quotidianamente esposte a una diseducazione profonda rispetto all'empatia necessaria per amare l'Altro, o quanto meno per comprenderlo e rispettarlo.

Informazioni sulla prevendita

In prevendita su www.primiallaprima.it e in tutte le Casse rurali del Triveneto


organizzazione: Centro Culturale “Balene di Montagna”