Cyrano de Bergerac

Teatro

La Pirandelliana di Gioia Desideri/Carlino & Palmieri Produzioni Teatrali
Cyrano de Bergerac
di Edmond Rostand
con Anna Mazzamauro, Roberto Posse, Lorenzo Degli Innocenti, Simona Frenna
regia di Giovanna De Feudis

Anna Mazzamauro "doveva" incontrare Cyrano. Quello che li divide è, infatti, solo... una virgola fra due nasi!! È scherzo questo? Oh, no! Poiché spesso è più reale la complicità che unisce un personaggio sognato ad un personaggio reale che tra due personaggi reali perché, anche se i personaggi, in tempi e fra genti diverse, di fronte agli stessi pregiudizi imbecilli, gonfia la stessa ribellione e si cercano le stesse vie per fuggire nell'alto della luna o in fondo all'inferno.
Un rutilante "avanspettacle" dà inizio alla rappresentazione tra il pubblico e per il pubblico - in modo che questo viva in prima persona la favola teatrale. E allora lo spettatore troverà al suo fianco la donna sui trampoli, il mangiafuoco, il giocoliere e il ladro, i musicisti che applicano la festosità del suono al frastuono della parola e che conducono la gioiosità da festa popolare degli attori acrobati fino a spingerla verso il palco, dove sarà eseguita la farandola, la danza popolare del Seicento. È in uno spazio però meno festoso che si consuma A tema iniziale dello spettacolo: il timore, da parte di Anna, di rappresentare Cyrano; la reticenza a raccontare la fatica dell'aticipità, la paura di trovarsi a specchio, in scena come nella vita, di fronte a se stessa attraverso la storia di Cyrano. All'attore amico, che poi in palcoscenico diventerà Le Bret, la guida di Cyrano, il suo consigliere, che la spinge divertito a trasformarsi nel personaggio («con quel naso - le dice - non dovresti temerlo ma amarlo! »). Anna risponderà: «Allor tu vuoi che io rappresenti, raccontando Cyrano, quelle stesse paure, tormenti, dolore a volte che in anni e anni ho ammassato, ho spinto nel fondo nascondendoli agli altri, allora tu vuoi che io li dia in pasto al pubblico che, magar'i, mi riderà sul naso??».
Tutto questo mentre sul palcoscenico cominciano ad animarsi i personaggi di Rostand, nella verità dell'autentico "Cyrano de Bergerac". È ovvio che un adattamento adeguato è stato fatto, ma nulla disturba il percorso teatrale di Rostand, anzi, quelli che a volte rappresentano i cedimenti di una pesante drammaturgia, sono stati sostituiti da brani scritti proprio da Cyrano, savignano de Bergerac. Allora, per esempio, l'invettiva contro Montfleury, tratta dalle "Lettres Satiriques" rende più vivace, divertente, vissuto e curiosamente attuale, l'odio per l'attore insensibile. Altri brani tratti da "Naso e parnaso" sempre di Cyrano De Bergerac, i pensieri sulla luna tratti da "L'altro mondo"; e inoltre la presenza di un sopranista che racconterà il secolo di Cyrano cantando arie del Seicento accompagnato da musicisti esecutori in scena; tutti questi sono motivi in più per offrire anche una preziosa, rara introspezione culturale. Le scene, come tutta l'opera, saranno immerse in una atmosfera favolistica. La grande carrozza che diventerà di volta in volta teatrino per l'attore Montfleury, tenda da guerra, balcone d'amore e che sosterrà nell'incastro, nella scomparsa, nell'estrazione, la grande magia, le pietruzze colorate di un gioco antico. Insomma una carrozza, quasi un viaggio in un tempo esoterico fino allo splendore del lutto finale in cui Cyrano-Anna è sollevato morente tra le braccia di una imponente figura: il sopranista che, lungo la narrazione, sarà stato presenza canora ed essenza del teatro e che ora accoglierà la morte dell'eroe. Mentre da ogni parte dello spazio scenico, la strampalata comitiva che ha dato gioiosità all'inizio della storia, ora si aggruma a cornice dolente intorno all'infelice. Il mangiafuoco depone la spada nella mano del guascone; il ladro, il cappello piumato, la donna - ruota un guanto - e, su tutto, la voce enigma del sopranista spande lenta una ballata come un sudario struggente.

Informazioni sulla prevendita

Prevendita biglietti presso:
- sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del giorno precedente se lo spettacolo è programmato di sabato
- Teatro S. Pietro la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.00


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Mezzolombardo