Czardas
SANDOR DEKI LAKATOS
Discendente da una famosa dinastia di musicisti, Sandor Deki Lakatos ha imparato il mestiere dal padre, Sandor Lakatos, al quale è stato conferito il premio Liszt. Dopo aver fondato una propria orchestra nel 1964, Sandor Deki Lakatos ha iniziato a esibirsi nei migliori alberghi e ristoranti di Budapest, ottenendo un successo crescente, al punto che dal 1972 suona regolarmente al Matyas Prince. Nell'arco della sua carriera Lakatos ha suonato con e davanti a molti musicisti illustri, fra cui George Solti, Zubin Mehta, Claudio Abbado, Jean-Pierre Rampai, Yehudi Menuhin e lsaac Stern. Il repertorio della sua orchestra include sia melodie popolari ungheresi, anche appartenenti alla tradizione ebraica, sia composizioni di autori classici quali Lehár, Kaciaturian (la celebre Danza delle spade), Brahms (Danze ungheresi n. 5 e 6), Strauss (il valzer Suoni di primavera) e Offenbach (Orfeo all'infemo).
Il concerto è preceduto da una visita guidata e seguito da una degustazione di vini offerta dalla Càvit e abbinata alla tavola dei Sapori dei Trentino proposta dalla Camera di Commercio di Trento.
MASO TORESELLA
Sede di rappresentanza della Càvit, fondato nel Cinquecento dai principi vescovi di Trento, sorge sulle sponde del lago di Toblino. La sua superficie, compresi i vigneti, è di 6,5 ettari. Tutta l'area gode di un microclima particolare, tale da consentire la crescita degli ulivi e di altri elementi della flora mediterranea. L'istituto di San Michele all'Adige e la Càvit di Trento lo hanno destinato a centro di sperimentazione vinicola avanzata e punto d'osservazione per il mondo interessato all'enologia, dalla produzione all'esportazione. L'azienda Càvit è una realtà tutta trentina. Nata dall'esigenza dei viticoltori di una migliore proposizione dei vini trentini sul mercato nazionale e mondiale, oggi rappresenta una delle maggiori realtà europee con circa 5.500 viticoltori associati a 13 cantine del Trentino
organizzazione: APT del Trentino - Càvit - Assessorato al Commercio e alla Promozione del Trentino - Esat - Paolo Bellini