D'altro non c'è promessa
Nella suggestiva cornice della chiesetta di San Carlo a Pergine, Marco Morelli dialogherà con Silvano Zucal sui temi trattati nel suo ultimo libro, D'altro non c'è promessa, edizioni Il Margine.
L'appuntamento è per lunedì 22 marzo, alle ore 20.30.
Gli intensi, poetici, vibranti commenti del prete - filosofo-scultore mocheno - roveretano, ai Vangeli della domenica, apparsi nella rubrica "Crinali" sul giornale l'Adige, selezionati e rielaborati.
Cinque le parti del libro:
Assedio a una sillaba, Nelle asprezze dei tempi, Discepoli oggi, Sotto la cenere dei nomi, Lampi da Giovanni.
Dalla Parola della Scrittura alle parole dei poeti e dei pensatori di oggi, l'autore medita il Vangelo e il mistero di Dio, con una sensibilità artistica oltre che sociale, riuscendo a penetrare nel profondo del messaggio evangelico, con espressioni e intuizioni di assoluta originalità. Non un breviario per cattolici fedeli, ma un itinerario personalissimo e affascinante per credenti e cercatori di Dio.
Una citazione dal primo capitolo della prima parte ("L'assedio a una sillaba", cioè Dio):
"Per la mente umana, dopo l'enigma supremo che è la mente stessa, la questione più impervia, tormentosa e ardita è dentro la sillaba Dio, l'oggetto immenso per il ragionare, la vocazione più difficile per la fede. Qualcuno lo nomina fin troppo e ne fa un prezzemolo, né fresco né salubre, gente dal Dio con noi, gente del partito di Dio, sedicenti legionari o miliziani di Dio, o zelanti e arcigni appenditori di crocefissi nelle aule e beceri razzisti che hanno a spregio gli occhi umani".
Prefazione di Paolo Ghezzi