D'un pianto di stelle

Musica

Trentino Book Festival

The Bastard Sons of Dioniso e Denis Fontanari
Una produzione Trentino Book Festival
D’un pianto di stelle
Omaggio a Giovanni Pascoli nel centenario della morte

Quando rock e poesia si incontrano non si limitano a darsi la mano,ma si abbracciano fraternamente. Lo fanno di rado, è vero, ma l’evidente legame di sangue condanna sia il rock sia la poesia al destino di reincontrarsi ciclicamente. Ecco allora una delle band emergenti del panorama nazionale, The Bastard Sons of Dioniso, e uno dei massimi poeti, uno dei molti che l’Italia ha donato al mondo, Giovanni Pascoli. Perché è tempo che l’autore di X agosto, del Fanciullino o della splendida poesia dark La Tovaglia esca dalle aule scolastiche e si prenda il generale tributo che si merita. Proprio come una rockstar. A recitare le liriche, Denis Fontanari, attore trentino di cui sentiremo molto parlare nei prossimi anni.
Presenta: Nadia Martinelli.

Denis Fontanari
Si è diplomato in recitazione alla Scuola di Teatro di Venezia "Giovanni Poli" presso il Teatro a l'Avogaria, dove ha frequentato anche il terzo anno di Alta Qualificazione, ha frequentato il Masterclass in recitazione cinematografica della Scuola di Cinema di Milano.
In teatro ha recitato diretto da Riccardo Bellandi in Gl'Innamorati" di Carlo Goldoni, "Il Fornaretto" di Francesco Dall'Ongaro, “Unam Sanctam” di Marzia Todero, “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht, “Ritratto di un pianeta” di Friedrich Durrenmatt e “Otello” di William Shakespeare, da Marco Ghelardi in “Vinagro” di Caryl Churchill, da David Jentgens in “Platonov” di Anton Checov, da Mirko Artuso in “Mirijana” di Marzia Todero, da Anja Rudak e Csaba Antal in “Faust 08”, da Mirko Corradini in “V.I.O.L.A.” e “La Garibaldina” di Giovan Battista Sicheri, da Marco Alotto in “Tre, a proposito di Natha e dei tre anelli”, “Memobus”, “Fortezze di pietra” e “Confine”, da Giuseppe Amato in “Otello”, da Stefano Poli in “La commedia degli zanni”, da Nicola Benussi in “Ora Veglia, il silenzio e la neve”, al cinema è stato diretto da Michael Steinke in “La magnifica coppa”, da Andrea Porporati in “Faccia d'angelo” e nella lirica da Chiara Benedetti ne “La serva padrona”. Ha fondato la compagnia teatrale ariaTeatro ed è direttore artistico del festival di contaminazione delle arti visive Scirocco.
Ha inoltre partecipato a numerosi video, reading, pubblicità, installazioni e prestato la voce per CD, mostre e spettacoli teatrali.

The Bastard Sons of Dioniso nascono come power trio nel 2003: Jacopo, Michele e Federico si conoscono già, sono a scuola insieme, ma suonano ciascuno in un gruppo diverso. Una sera d'estate partecipano ad una jam session in una baita e l’indomani decidono di formare un nuovo trio. Insieme trovano subito una sintonia e una naturalezza non indifferenti.
Nel 2004 iniziano ad esibirsi dal vivo ovunque capiti: ad oggi contano oltre 400 concerti. Caratteristica dei TBSOD è la possibilità di proporre due diversi live set: uno interamente hard’n’roll (chitarra/basso/batteria), l’altro unplugged con chitarre acustiche, nel quale ripropongono pezzi originali, affiancando cover di Crosby Stills Nash & Young, Tenacious D e Beatles. Nei primi tre anni vincono i più importanti concorsi trentini, successivamente decidono di non parteciparvi più perché le consumazioni gli costano troppo.
Il trio dei Bastardi cresce e sgobba, pubblicando anche due album autoprodotti nel 2006 e nel 2007: uno elettrico, Great Tits Heat!, e uno acustico, Even Lemmy Sometimes Sleeps.
La loro musica prende spunto dal rock degli anni ’70, con venature hard di matrice zeppeliana e vocalizzi a tre voci che strizzano l'occhio ai Beatles ma anche a Crosby Stills Nash & Young.
Dopo migliaia di quintali di strumenti scaricati dal loro furgone, migliaia di chilometri macinati in giro per il Triveneto, migliaia di ore di sonno perse e altrettanti sbadigli in cantiere la mattina, nel 2008 approdano quasi per sbaglio in televisione. Proprio dove non avrebbero mai previsto di trovarsi. E invece di scappare, decidono che forse X-Factor può rappresentare l'opportunità per cambiare qualcosa, per iniziare a far conoscere il loro rock anche oltre le barriere provinciali. Arrivano secondi in finale e firmano un contratto con la Sony Music; esce un EP, L'Amor Carnale, disco d'oro con oltre 40.000 copie vendute. Trascorrono l'estate del 2009 in tour, contemporaneamente registrano, con Gaudi nel ruolo di produttore artistico, il loro quarto album In stasi perpetua, che rimarrà per alcune settimane nella top ten dei dischi più venduti.
Sempre nel 2009 vengono premiati al Meeting Etichette Indipendenti come Band rivelazione dell’anno.
Continuano a girare in lungo e in largo l'Italia in tour, prodotto da Livenation; nel 2010, il 4 luglio, sono all'Heineken Jammin' Festival, l'anno dopo, nell'estate 2011, fanno da opening act per Ben Harper e Robert Plant nelle due date italiane di Roma e Milano.
Nel frattempo allestiscono uno studio in casa e si impegnano nella preproduzione del nuovo album, che comporta più di un anno di lavoro.
Nella primavera del 2011 completano le registrazioni negli studi “Gulliver” di Pergine Valsugana e “Forward” di Roma, sotto la guida accorta del fonico Gianluca Vaccaro.
Il risultato è “Per non fermarsi mai”, il nuovo album che arriva a due anni dall'uscita del loro ultimo disco.
Bastardi nel nome ma non nell'animo: TBSOD sostengono numerose iniziative benefiche, sono testimoni A.D.M.O (associazione donatori midollo osseo), prendono parte al supergruppo Rezophonic, con cui incidono il singolo "Ci vuole un fiore", uscito il 21 maggio 2011, e che fa parte del progetto Rezophonic 2 - Nell'acqua, il cui ricavato andrà ad AMREF per la costruzione di pozzi d'acqua nel Kajiado in Africa


organizzazione: Centro Culturale “Balene di Montagna”