Da qui a là ci vuole 30 giorni...
Stagione di Prosa di Bolzano 2007/2008
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Teatro Stabile di Bolzano
Da qui a là ci vuole 30 giorni
regia, di e con Andrea Castelli, Antonio Caldonazzi
musiche dal vivo Dante Borsetto
scene e costumi Roberto Banci
luci Lorenzo Carlucci
Storie di emigrazione
Sfruttando il materiale storico disponibile (elaborati scientifici, fonti giornalistiche, soprattutto lettere dei protagonisti dellesodo) Castelli e Caldonazzi hanno realizzato, più che un testo epico, un assemblaggio a mosaico fortemente improntato da alcuni sentimenti, come la malinconia struggente che connota come un filo rosso continuo non solo il racconto drammatico, ma anche gli episodi e gli argomenti comici che costellano lesposizione. Il dialetto trentino aggiunge calore alla narrazione e un apporto altrettanto importante viene dato da Dante Borsetto, il quale sa far recitare e a momenti piangere anche la sua fisarmonica. Il pubblico commosso, interessato e divertito, premia infine giustamente il trio con moltissimi applausi e tante chiamate alla ribalta.
Umberto Gandini / Alto Adige
Da qui a là ci vuole 30 giorni è il titolo scelto da Andrea Castelli e Antonio Caldonazzi per raccontare in forma teatrale la storia dellemigrazione di tantissimi trentini che nella seconda metà dellOttocento scelsero di lasciare la loro terra per disperazione e per fame. Spettacolo ben costruito a metà tra il teatro civile alla Marco Paolini e il teatro canzone alla Giorgio Gaber, quello scritto, diretto e interpretato da Castelli e Caldonazzi che si avvale anche del commento musicale di Dante Borsetto che con la sua fisarmonica crea nello stesso tempo il tappeto musicale per la recitazione come anche la base ritmica per le canzoni popolari cantate con entusiasmo dal trio.
Patrizia Binco / Corriere dellAlto Adige
Una storia fatta di speranze ma anche di disillusione, di lavoro immane e di rabbia. La struttura dellallestimento è a quadri, lineare nella sua proposta di alternare lettura di lettere, informazione, scene di vita vissuta e musica. Un collage che attinge forza da ciascun elemento proposto, con un convincente equilibrio fra momenti drammatici e comici, interventi musicali e cantati. Di sicuro impatto e di effetto i momenti recitati da un grande Andrea Castelli, che ha saputo passare ormai con la sua riconosciuta professionalità e sensibilità dal codice comico a quello drammatico, facendoci ritrovare certe sue peculiarità e caratteristiche legate al teatro popolare, dove fisicità e toni sostengono con forza la parola, rendendola particolarmente avvincente. Bene anche Antonio Caldonazzi, dove ha saputo calarsi con giusta misura nei personaggi trentini, dando loro forza e credibilità, adottando con sicurezza interpretativa drammaticità ed ironia. Affascinante e coinvolgente la musica di Dante Borsetto.
Antonia Dalpiaz / lAdige
Vendita dei biglietti nei giorni di spettacolo presso
la cassa del Teatro a partire dalle ore 19.00