Dedicato a Giulietta e Romeo

Teatro

Giornata Mondiale del Libro nelle Biblioteche trentine

Giulietta e Romeo, spettacolo teatrale nella riduzione di Leon Garfield, con Teatro Giallo Mare di Empoli

Giallo Mare Minimal Teatro - Empoli /Centro Servizi Culturali S. Chiara - Trento
Dedicato a Giulietta e Romeo
di Renzo Boldrini
con Renzo Boldrini e Giovanna Palmieri
regia Renzo Boldrini e Vania Pucci
collaborazione drammaturgica Giovanna Palmieri
elaborazione di computer graphic e operatore multimediale
in scena Roberto Bonfanti

Raccontare una storia come quella di "Giulietta e Romeo", che nell'immaginario occidentale è così radicata ed utilizzata e decidere di farlo per un pubblico di ragazzi metteva al centro della scommessa drammaturgica, la necessità di individuare un modulo rappresentativo che rendesse sostenibile questa pretesa.
Crediamo di avere trovato una possibile chiave di lettura del testo, anzi del racconto, costruendo intorno allo spettatore un ruolo decisivo, sia in termini drammaturgici che di disegno scenico. Infatti "LA STORIA DI GIULIETTA E ROMEO" contempla uno spazio di rappresentazione che divide, fin dal suo accesso in sala, il pubblico in due blocchi contrapposti, e, ai lati della scena, visibili e nascosti tra loro, da un continuo gioco di movimento realizzato con sipari.
Pareti di stoffa di vario formato, foggia, materia e colore, giocate di volta in volta per sostenere il lavoro di ricostruzione della vicenda, usate come superficie per disegnare ombre o come materia per evocare costumi, simboli, luoghi di una storia caratterizzata da continue separazioni e riavvicinamenti, muri da abbattere o dietro i quali proteggersi.
L'apparente casualità del lato della scena in cui lo spettatore è seduto gli darà in realtà modo di assistere alla evocazione di quell'antico accadimento, dal punto di vista di uno dei due schieramenti in campo: Montecchi e Capuleti. Di fatto nei due spazi in cui è divisa simmetricamente la scena, vengono realizzati due spettacoli paralleli.
Due differenti versioni della storia tramandataci da Shakespeare che costantemente s'intrecciano, talvolta si fondono in un'unica immagine per poi separarsi di nuovo grazie ad un nuovo scontro, e al conseguente scorrimento di un nuovo sipario.
Unico arbitro della leggittimità delle versioni in cui si riesaminano personaggi e vicende presentati dai due rappresentanti, eredi delle due famiglie, saranno proprio gli spettatori, loro saranno novelli giudici di quei lontani fatti, di cui lo spettacolo tende a riproporre come mai sedati, i conflitti. I pubblici, anzi le due giurie esprimeranno, grazie ad un successivo rapporto epistolare con la compagnia, un verdetto che traccerà le prospettive ed i confini di nuove tragedie o novelle catarsi.


organizzazione: Biblioteca comunale di Malè