Dei figli

Dalla trilogia In nome del padre, della madre, dei figli

Teatro
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Uno spettacolo di Mario Perrotta

Consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati

Con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito, Mario Perrotta

Una produzione di Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Sipario Toscana Onlus, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, Permàr

“Dei Figli” conclude la trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, provando a ragionare su quella strana generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni che non ha in

tenzione di dimettersi dal ruolo di figlio. Non tutti, per fortuna, e non in ogni parte del mondo. Ma in Italia sì, e sono tanti… Una casa che è limbo, che è purgatorio, per chiunque vi passi ad abitare. Vite in transito che sostano il tempo necessario – un giorno o anche una vita – pagano un affitto irrisorio e in nero e questo li lascia liberi di scegliere quanto stare, quando andare. Solo uno sosta lì da sempre: Gaetano, il titolare dell’affitto.

Al momento, le vite in casa sono quattro.

Vediamo tutti gli ambienti come se i muri fossero trasparenti.

La casa è fluida, come le vite che vi abitano. Le uniche certezze sono tre monitor di design, bianchi, come enormi smartphone.

Su ognuno di essi stanziano, incombenti, le famiglie di origine degli abitanti: genitori, sorelle, cugini… 13 personaggi per un intreccio amaramente comico, un avvitamento senza fine di esistenze a rischio, imbrigliate come sono nel riflettere su se stesse. - Mario Perrotta.

Una delle grandi mutazioni antropologiche del nostro tempo riguarda la cronicizzazione dell’adolescenza. Se prima la giovinezza era legata alla pubertà e si concludeva con la fine dell’adolescenza, oggi l’adolescenza non è più il riflesso psicologico della “tempesta” psicosessuale della pubertà bensì una condizione di vita perpetua che tende a cronicizzarsi.

Quando questo accade in primo piano è la difficoltà del figlio di accettare la separazione dai genitori per riconoscersi e viversi come adulto.

L’adolescenza perpetua impedisce infatti al figlio di divenire uomo assumendo le conseguenze dei propri atti anziché colpevolizzare il mondo degli adulti identificandosi nel ruolo della vittima tanto innocente quanto inconsolabile.

Il nuovo spettacolo di Mario Perrotta indaga queste e altre sfumature dell’esser figlio sine die, senza però dimenticare la forza, lo splendore e l’audacia straordinaria della giovinezza.

Costi

 

Intero € 12,00

Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 10,00

Ridotto studenti (fino a 26 anni) € 6,00

Abbonamenti

Abbonamento a 6 spettacoli (5 + 1 di danza) Intero € 50,00

Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 40,00

Ridotto studenti (fino a 26 anni) € 25,00

Ingresso a teatro con mamma e papà “BENTORNATO BABBO NATALE” Adulti € 7,00 Bambini € 3,00

Agli abbonati è riservato l’ingresso ridotto a tutte le stagioni del Coordinamento Teatrale Trentino e del Teatro Stabile di Bolzano.

Informazioni sulla prevendita

PREVENDITA BIGLIETTI

Online sul sito www.trentinospettacoli.it  fino ad un’ora prima dell’evento.

PREVENDITA ABBONAMENTI

Presso la biglietteria del TEATRO G. SARTORI il giorno 22 ottobre dalle ore 16.00. Online sul sito www.trentinospettacoli.it  fino alle ore 20.00 del giorno del primo spettacolo.