Dersu Uzala
Effetto Notte. Cineforum 2004/2005
Urss/Giappone, 1975
(Dersu Uzala, Il piccolo uomo della grande pianura)
durata: 145'
regia: Akira Kurosawa
sceneggiatura (dalle memorie di Vladimir Arseniev): Akira Kurosawa e Youri Naguibine
fotografia (colore): Asakazu Nakai, Youri Gantmann e Feodor Dobronravov
scenografia: Youri Rakcha
musiche: Isaak Schwartz;
montaggio: Akira Kurosawa
interpreti: Jurij Solomin (il capitano Arseniev), Maksim Munzuk nella vita reale attore teatrale e musicologo (Dersu Uzala), Schmeikl Chokomorov (soldato), Svetlana Danielchenko (la moglie del capitano)
produzione: Mosfilm e Kurosawa Production.
Dai due libri di memorie scritti agli inizi del secolo dall'esploratore Vladimir Arseniev Nel profondo Ussuri e Dersu Uzala.
Siberia orientale, 1910. Un uomo si aggira spaesato in una radura dissodata, fra operai al lavoro. Cerca una tomba di cui non rimane traccia: i cedri che ne identificavano la posizione sono stati appena sradicati per far posto ad un villaggio. Anche in quel lembo di foresta è arrivata la civiltà. 1902. Il capitano Vladimir Arseniev e il suo reparto (stanno realizzando una spedizione nella taiga siberiana con lo scopo di preparare una carta geografica della zona ancora inesplorata) si imbattono in un cacciatore solitario di età indefinita che vive nella foresta, Dersu Uzala. Per sfruttare la sua conoscenza della taiga, il capitano gli propone di far loro da guida. Ha così inizio una stretta collaborazione e un'amicizia profonda. I ruoli si invertono presto: Arseniev, l'esploratore venuto dalla civiltà, l'uomo di scienza, l'ariano prende lezioni di saggezza, umiltà, solidarietà da un "primitivo" iniziato ai misteri della natura e alle sue leggi. In più di un'occasione Dersu si dimostra indispensabile alla missione e alla sopravvivenza del capitano e dei suoi uomini. Sulla via del ritorno Arseniev propone all'amico di seguirlo in città, ma Dersu rifiuta. I due si separano. 1907. Arseniev ritorna nella zona per completare le sue indagini e, come sperava, incontra nuovamente l'amico cacciatore, con il quale condivide altre impegnative ed esaltanti avventure. Un giorno, accortosi che una tigre segue il gruppo, Dersu si mette a urlare «Non c'è abbastanza spazio nella taiga? Proprio dietro a noi devi venire?». La tigre incarna ai suoi occhi di animista lo spirito della taiga, ed egli ne ha un sacro timore e rispetto. Quando per legittima difesa sparerà sulla tigre che li assale, Dersu si sentirà perseguitato da una maledizione e non sarà più lo stesso. Quando comincia a perdere la vista (una condanna per un cacciatore come lui) è convinto sia la vendetta dello spirito della taiga. Vedendolo deperire ogni giorno di più, Arseniev propone alla guida di stabilirsi in città; Dersu vi resterà per poco («Come possibile uomini vivere in scatola?»). Prima di lasciarlo ripartire per la sua taiga, Arseniev regala all'amico un fucile di precisione. Di lì a poco Dersu verrà ucciso da uno sconosciuto che se ne voleva impadronire. Chiamato a riconoscere il cadavere, il capitano pianterà sul tumulo dell'amico il bastone da cui non si era mai separato.
Akira Kurosawa: «I russi non mi hanno posto alcun problema, a differenza degli americani. A parte qualche brusio di troppo sul set (i russi sono un po' come i napoletani) non ho mai avuto problemi con loro. Oltretutto raccontavo una storia russa, la storia di un'amicizia singolarissima tra un orientale e dei soldati russi...
Le riprese nella taiga siberiana, nell'Ussuri, vicino ai confini caldi con la Cina, durarono quindici mesi per consentire di filmare in tutte le stagioni; quell'anno l'autunno fu talmente breve nella taiga siberiana che dovetti filmarlo in tre giorni: l'idea delle foto di gruppo è venuta da qui».
PREMI: OSCAR 1975 MIGLIOR FILM STRANIERO; FESTIVAL DI MOSCA 1975 GRAN PREMIO. PREMIO DAVID 1977 PER MIGLIORE FILM STRANIERO (AKIRA KUROSAWA) E DAVID SPECIALE (MOSFILM)
tessera annuale 2004-2005 sottoscrivibile presso:
la biblioteca di Pergine in Piazza Serra
la libreria Athena in Via C. Battisti a Pergine
la libreria Punto Einaudi in Piazza Mostra a Trento
organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"