Devics (USA)
Devics: The Ghost Girl, E. P. Splinter - A quanto pare ultimamente la California sta vivendo il suo periodo romantico decadentista e così dopo esserci perdutamente innamorati dei Black Heart Procession (uno dei pochissimi gruppi che ha messo a nudo "anima e core" in questi ultimi anni di rock) arriva sempre dallasse San Diego - Los Angeles questo The Ghost Girl - E. P. dei Devics dallimpianto per alcuni versi simile a quello dei suddetti Black Heart Procession ma con alcune sostanziali differenze che ci permettono una comparazione.
Le loro composizioni reagiscono in due modi opposti: se da una parte i B. H. P. soffrono il fatto di non essere una vera e propria band stabile, proponendosi dal vivo con alcuni musicisti-amici ma godendo comunque di un esperienza di studio non indifferente grazie ai loro trascorsi nei Three Miles Pilot, é soprattutto nelle canzoni semplicemente magnifiche la loro forza; dallaltra i Devics sanno creare nei loro live shows unammaliante atmosfera a metà tra il night club anni quaranta americano da sophisticate lady e il teatrino mitteleuropeo anni trenta che giova parecchio e nasconde la leggerezza e la ripetitività di alcune soluzioni, queste però ancora compaiono nei loro dischi pure se cè da dire in maniera molto minore che nei due album precedenti della band, prova nei sia la versione che il gruppo da di "The man I love", il classico di Gershwin reso celebre dallinterpretazione di Billy Holiday, vero apice di questo mini album, pure se tengo a precisare che anche il resto del disco continua ad avere il suo fascino e soprattutto ci mostra un gruppo in notevole crescita che se riuscirà a limare alcuni manierismi (in particolare della cantante) potrà forse a breve diventare un piccolo oggetto di culto.