Disabitate

Teatro

Eterni Fanciulli

Teatro E e Emit Flesti
Disabitate
Drammaturgia Gelsomina Bassetti
con Gelsomina Bassetti, Laura Mirone
Progetto Luci ed audio Andrea Coppi
Drammaturgia Gelsomina Bassetti
Adattamento e regia Alessio Dalla Costa

Lo spettacolo
Sara è una vecchia, rinchiusa in una casa di riposo che lei chiama “la grande boccia”; è una donna colta e vitale, porta dentro di sé tutti i dolori, le delusioni, le paure del suo passato.
Non sopporta di essere stata portata dove non voleva. Per questo, in questa sua disperata ribellione, dà vita a delle vere sceneggiate. I suoi sbalzi d'umore sono estremi e spesso incomprensibili: urla, bestemmia e sputa, così almeno nessuno avrà pena di lei.
Ma la notte sogna. Ricorda di essere esistita quando da ragazzina andava in bicicletta, quando faceva l'amore tra le braccia di Gianni alla luce della luna.
Varvara è ucraina. Nel suo paese era un attrice di teatro. Da bambina amava camminare in equilibrio sulle rotaie; da ragazza amava Alexiej. È arrivata in Italia con un visto turistico, fa la badante e non vede altro che gente vecchia. Ma sa esattamente in che mondo vive: è lei l’infermiera delegata a rappresentare l’umanità generosa.
Si incontrano lì nella “grande boccia”. Ed è lì che si scontrano. Ogni giorno: una vecchia dura ed a tratti insopportabile, arrabbiata e ribelle ed una badante che non ha tempo da perdere. Sono due donne diverse, per età e per cultura, eppure devono convivere. Imparano a sopportarsi, perfino ad accettarsi, scoprendo affinità inaspettate: che si tratti di un amore perduto, di parenti lontani, di Anton Cechov… E per un attimo, spogliate del loro passato, vivono una realtà parallela fatta solo di tisane, pillole e poco altro. Una realtà fuori dal tempo.

Note di regia
Uno spazio bianco, fatto di asciugamani, plaid, fazzoletti, tazze per tisane, scatole di medicine. E in mezzo si muove Sara con la sua sedia a rotelle.
Varvara, la badante, l’infermiera entra in quel mondo sospeso tutte le notti, ne conosce ogni elemento, ogni spazio. Si muove in quella stanza bianca, in quell’acquario, con professionalità ed efficienza. Ma a poco a poco anche lei si fa prendere dai racconti e dai sogni di Sara e insieme trasformano quella stanza bianca in un luogo per loro, confuso ma vivo.
Con il sostegno di Fondazione cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Spazio Off

Costi

Ingresso: intero € 10; ridotto € 8. Posti limitati consigliata la prenotazione


organizzazione: Bottaga Buffa dei Circo Vacanti