Documenti sull'Italia in animazione | Ritratto satirico dell'Italia del consumismo
Trentino Italia Storie Pop: film d'animazione
OMAGGIO A BRUNO BOZZETTO: Una vita in scatola, col., disegni animati, 6 (1967)
Soggetto, sceneggiatura e regia: Bruno Bozzetto. Animazioni: Guido Manuli. Produzione: Bozzetto Film
La vita di tutti noi trascorre dentro a scatole. Critica sardonica della vita nella società contemporanea. La capacità di Bozzetto di utilizzare efficaci metafore con una tecnica semplice e «al risparmio» dal punto di vista dei costi, ma ricchissima sotto il profilo stilistico e simbolico, è molto sviluppata fin dagli esordi artistici. In Una vita in scatola la metafora degli incasellamenti ci restituisce un senso di claustrofobia che ci fa riflettere su come e quanto un po tutti noi, chi più chi meno, siamo costretti a vivere allinterno di compartimentazioni che non ci rendono mai pienamente liberi, al di là delle illusioni che magari cerchiamo di costruirci per vivere più sereni.
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OMAGGIO A LASTREGO & TESTA: I giorni dellAvvento epp. 9-12, col., découpage digitale, 18 (2004)
Soggetto, sceneggiatura, animazione e regia: Cristina Lastrego e Francesco Testa. Dai bozzetti di Emanuele Luzzati per il presepio di Torino. Musiche: Lorenzo Marini. Realizzazione: Lastrego & Testa Multimedia. Produzione: RAI
I quattro quadri animati della serie I giorni dellAvvento di Lastrego e Testa ci riportano al clima natalizio. Prodotti per la RAI nel 2004, questi piccoli gioielli di cinematografia erano destinati prevalentemente a un pubblico di bambini e ragazzi, ma in realtà la loro valenza stilistica e i loro temi sono godibili, come vedremo, per un pubblico di tutte le età e a prescindere dalleventuale credo religioso. Ricordiamo che i disegni di base del progetto di Lastrego e Testa sono quelli di Lele Luzzati realizzati a suo tempo per il presepio di Torino, e adattati in animazione con la tecnica delle silhouette animate.
VIP, mio fratello superuomo, di Bruno Bozzetto, col., disegni animati, 80 (1968)
Soggetto: Bruno Bozzetto. Sceneggiatura: Bruno Bozzetto, Attilio Giovannini, Guido Manuli. Art director: Giovanni Mulazzani. Animazioni: Guido Manuli, Franco Martelli, Giuseppe Laganà, Roberto Vitali. Musiche: Franco Godi e i 4+4 di Nora Orlandi
Nel 1968 ancora non erano arrivati in Italia i supereroi Marvel grazie allEditoriale Corno di Milano (solo unepisodica manciata di pagine tratte dalle storie di eroi come i Fantastici Quattro o lUomo Ragno, sulla rivista Linus), però di supereroi ce nerano eccome, nelle riviste a fumetti italiane: basti pensare ai classici personaggi della DC Comics come Superman, Batman, Flash, Wonder Woman e altri, editi negli anni da editori come Mondadori e Cenisio. È a questo immaginario supereroico «classico», da Superman in giù, che il film di Bozzetto si ispira o meglio, a cui fa la parodia, ma non solo. Il muscoloso Vip è una presa in giro della tracotanza ingenua ma comunque in buona fede dei supereroi tutti dun pezzo e dalla mascella volitiva, laddove il suo fratello più minuto, Minivip, è una sorta di Woody Allen dei supereroi, di maggiore intelligenza e sensibilità. Attraverso questa dialettica comica ma non troppo (quasi una metafora del rapporto, allora come oggi, fra gli Stati Uniti e lItalia), si dipana una storia nella quale alla fine sono proprio lintelligenza e la sensibilità a salvare il mondo. Salvarlo sì, ma fino alla prossima crisi.
I fratelli «supereroi» Supervip e Minivip sono impegnati a salvare il mondo, un mondo immerso nel più pervasivo consumismo degli anni Sessanta. Una critica sferzante allItalia e allOccidente opulenti e miopemente ottimisti circa uno sviluppo sfrenato e a tempo indeterminato, stemperata in superficie da una trama che procede per quadretti comici e da situazioni sempre grottesche ma mai banali.
organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino