Dona Flor e i suoi due mariti

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2010/2011
La Grande Prosa

Compagnia Mario Chiocchio
Dona Flor e i suoi due mariti
di Jorge Amado
regia e drammaturgia Emanuela Giordano
scene Andrea N. Cecchini
coreografie Juan Diego Puerta Lopez
costumi Dolce & Gabbana
musiche originali dal vivo Bubbez Orchestra
luci Michelangelo Vitullo
con Caterina Murino, Paolo Calabresi, Daniele Liotti

Esilarante e struggente storia sull’amore

Dona Flor è una dolce e pudica creatura bahiana che convola in prime nozze con un adorabile mascalzone, giocatore e sciupafemmine. Alla morte del primo marito, dopo un anno di sofferta vedovanza, si risposa con un affettuoso, devoto e morigerato farmacista. Dona Flor scopre, nell’incanto di un luogo dove l’impossibile si palesa e si colora, che il desiderio può compiere prodigi inaspettati.
Grande maestra di cucina, Dona Flor, natura onesta e schiva, comprende che il suo appetito d’amore non si può saziare con un solo marito, ce ne vogliono due. Per un idillio perfetto occorre mettere insieme il meglio di entrambi: onestà e premura da una parte, fantasia ed erotismo dall’altra.
Lo spiritello vivace del primo amore si intrufolerà nel letto del secondo legittimo marito, regalando a Dona Flor l’illusione di pienezza altrimenti irraggiungibile.
Il capolavoro di Amado è un affresco corale, sprigiona incandescente ilarità e poesia visionaria. Certo non è traducibile per intero sulla scena, tanti sono i personaggi che si affollano nella storia, ma la trasposizione teatrale resta comunque fedele allo spirito dell’autore.
A dare corpo e anima allo straordinario personaggio di Dona Flor, Caterina Murino (Bond Girl nel film “Casino Royale”, accanto a Daniel Craig) che metterà in scena il suo candore, la sua sprovveduta predisposizione all’amore senza calcolo.
Uno spregiudicato e imprevedibile ménage a trois che si consumerà grazie alla presenza nel cast di Paolo Calabresi e Daniele Liotti per rappresentare un’esilarante e struggente metafora dei nostri più segreti desideri.
La regia e l'adattamento drammaturgico sono curate da Emanuela Giordano capace di sintetizzare al meglio un romanzo fiume, ritratto dei profumi e dei sapori del Brasile, con uno sguardo al femminile e puntando molto su umorismo e poetica visionaria. La Bubbez Orchestra accompagna gli attori con belle melodie sudamericane. Uno degli spettacoli di maggior successo della passata stagione teatrale.