Donna non rieducabile

Teatro

Le Stagioni dei Teatri 2010/2011
Specchi riflessi

Sabato 13 novembre alle 20.30 Ottavia Piccolo racconta Anna Politkovskaja, una giornalista scomoda uccisa per le sue verità in Donna non rieducabile, recital tratto dal testo di Stefano Massini guidato da Silvano Piccardi in memoria della giornalista assassinata nell’androne del suo portone il 7 ottobre 2006.

Ottavia Piccolo in
Donna non rieducabile
di Stefano Massini
Regia di Silvano Piccardi
Musiche per arpa eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi

Dopo il crollo del Regime Sovietico, la Russia sembrava avviata verso una nuova democrazia. L’assassinio di Anna Politkovskaja ha allungato un’ombra terribile su questa illusione. Anna non era una militante politica, era una giornalista. Una giornalista e una donna, senza alcuna mira di potere o altro, se non quello di portare avanti, con tenacia e determinazione, il proprio mestiere. Il suo fu uno sguardo aperto, senza prevenzioni né compromessi, su quanto avveniva nel suo paese, partendo dalla lontana Cecenia, per arrivare a incontrare i momenti più terribili della recente storia russa (dalla strage al Teatro Dubrovka di Mosca, a quella nella scuola di Beslan).
Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento, all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di un’attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo. Costruito come una serie di istantanee, il percorso seguito da Anna (scandito dall’intervento dell’arpa di Floraleda Sacchi, che diventa volta volta l’eco della guerra, lo spappolarsi dell’inno sovietico, un rumore di ferraglia inquietante, una momento di pace...), viene quindi ricreato dall’attrice, in simbiosi con quanto visto e vissuto dalla giornalista.
Un semplice tavolino, le scarne azioni sceniche, il variare delle atmosfere sottolineate dai mutamenti spaziali suggeriti dalle luci, è la scenografia scelta per evocare, dalla ristretta postazione di un palcoscenico, un intero mondo di eventi e di emozioni. Fino alla tragedia.