Donne informate sui fatti

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2010/2011
La Grande Prosa

Fondazione Teatro Piemonte Europa - Il Contato/Teatro Giacosa di Ivrea
Donne informate sui fatti
di Carlo Fruttero
regia Beppe Navello
scene Tony Di Ronza
costumi Brigida Sacerdoti
musiche Germano Mazzocchetti
luci Marco Burgher
con Romina Mondello, Daniela Poggi, Patrizia Zappa Mulas

Otto donne tutte insieme per un giallo che si tinge di rosa. Firmato Fruttero.

Donne informate sui fatti, l’ultimo romanzo giallo di Carlo Fruttero, con le donne protagoniste assolute della storia, raggiunge una sorta di sintesi essenziale: otto sguardi femminili puntati su un fatto di cronaca nera, otto personaggi diversi per età, per cultura, per provenienza sociale dicono la loro riguardo all’assassinio di una bella ed avvenente rumena che è riuscita a sposare un benestante banchiere. A rinvenire il cadavere una bidella che nella prima riga del romanzo racconta: “Sì, praticamente sono stata io a trovare il corpo della donna nel fosso”.
Dunque lo scrittore, e che scrittore in questo caso, sembra non raccontare neanche più, lascia che i personaggi prendano corpo dalle loro stesse parole, si materializzino a poco a poco nella storia, parlando. Lui sembra starsene in disparte con una certa sorniona ritrosia.
Ma le donne informate parlano per suo conto, petulanti e verbose, precise e colorite nel linguaggio che ciascuna di esse a poco a poco si conquista: e a poco a poco, negli occhi dello spettatore, si forma un’immagine fisica, un’idea di costume, di gesticolazione, una dimensione corporea grassa o esile o alta; o più o meno elegante, più o meno simpatica.
Queste otto signore, “la bidella, la barista, la carabiniera, la volontaria, la giornalista, la figlia, la migliore amica e la vecchia contessa”, non sbagliano una sola frase, una sola parola. Le loro voci ci aiutano a tracciare su una tavolozza un pezzo di società italo-torinese, sgangherata e infetta sotto le apparenze per bene.
Parlano, parlano, talvolta parlano troppo, come si dice che accada alle donne: in un cicaleccio continuo, in un affastellarsi di voci che cercano di sopraffarsi. Una bulimia verbale che, alla fine, porta anche alla verità, a capire chi ha commesso il delitto. L’indagine per scoprire cosa è successo è davvero mozzafiato ed avvincente e fino alla fine restano aperte tutte le ipotesi come in ogni giallo che si rispetti: truce delitto di malavita, resa dei conti, una lezione, o forse qualcosa di ancora più torbido, uno sbocco tortuosamente e crudelmente vendicativo a più alto e insospettabile livello... La regia di questo spettacolo porta la firma di Beppe Navello che guida un gruppo di attrici di grande bravura. Su tutte Romina Mondello, Patrizia Zappa Mulas e Daniela Poggi.
Ricordiamo che la coppia di scrittori formata da Carlo Fruttero e Franco Lucentini ha sfornato alcuni dei migliori ed anche più letti romanzi italiani quali “L’idraulico non verrà”, “La donna della domenica”, “A che punto è la notte”, “Ti trovo un po’ pallida”.