Dreck - Schifo

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2006/2007
Altri percorsi / Migrazioni

Dreck - Schifo
di Robert Schneider
a cura di Cesare Lievi
con Graziano Piazza

Questo intenso monologo teatrale, un grande successo internazionale per l’autore, presenta un tema di grande attualità: il rapporto tra società ed extracomunitari. È la storia dolente di Sad, un giovane disertore iracheno, che, fuggito da Bassora e dalla prima guerra nel golfo, cerca di nascondersi in una città tedesca. L’esule per sopravvivere vende rose: un destino che accomuna tanti migranti che incontriamo quotidianamente, in tutte le città europee.

Le difficoltà cui inevitabilmente un “diverso” va incontro si manifestano sin da subito. Essere musulmani in un paese che vede come troppo lontane certe tradizioni essenziali. Essere circoncisi sin nell’anima, marchiati in una folla che si muove con movimenti centrifughi. Tutto, per il protagonista di questa storia, ha un medesimo rumore, un unico sibilo assordante “schifoso”.

Robert Schneider coglie con maestria la bivalenza di questa realtà. Egli critica ferocemente la nostra società che emargina gli extracomunitari servendosi di loro allo stesso tempo. Anche il destino colpisce lo studente-disertore il quale è costretto non solo ad accettare il ruolo che gli viene imposto, ma a farlo senza poter lottare in alcun modo.

Il muro è troppo alto per poter essere valicato, troppo spesso per poter essere demolito a pugni. Pur di assimilarsi alla società che lo isola, Sad accetta, quasi giustificandolo, il fatto di essere considerato sporco e schifoso. Con sarcasmo e ironia dà ragione a coloro che con forte carica di razzismo lo rifiutano. Tutto lo porta ad immedesimarsi nella società finendo per gridare con la massa che lo circonda: “Schifo! Schifo!”. La fine tragica che la società gli impone è il prezzo che egli decide di pagare, pur di essere accettato.

Si tratta di un testo che colpisce lo spettatore come un pugno chiamandolo a riflettere su temi di grande impatto e di pressante attualità. Una lancinante e lucida accusa che ci racconta le dinamiche di una società che, invece di accusare se stessa, non esita ad attribuire agli altri, a quelli che non le appartengono, la colpa della propria decadenza.

Lui, l’extracomunitario illegale fuggito dalla guerra del golfo, lo straniero che vende rose, è Dreck (Schifo), che insozza e va lavato via, eliminato; è Sad, che in inglese vuol dire triste, ma lui non è triste.

Nato a Bregenz in Austria nel 1961, Robert Schneider, è considerato uno dei maggiori scrittori di lingua tedesca, grazie al suo fortunato esordio con “Le voci del mondo”, salutato come una nuova espressione della narrativa gotica. La sua è una scrittura estremamente raffinata e musicale. Ha al suo attivo numerosi romanzi e altri testi teatrali

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30