Due vecchiette vanno a nord

Teatro

Stagione di prosa di Ala 2011/2012

Doppia Effe production S.r.l.
Due vecchiette vanno a nord
di Pierre Notte
con Iaia Forte e Daniela Piperno
regia di Marcello Cotugno

Due donne, due sorelle: Annette e Bernadette. Hanno appena perso la madre e decidono di inumare le sue ceneri vicino alla salma del padre,morto molto tempo prima e sepolto in un cimitero, da qualche parte nel nord della Francia. Comincia allora un viaggio rocambolesco, un viaggio che è anche una spedizione nel passato, nei loro ricordi. Una serie di quadri presentati in un ordine anarchico che ritraccia il vagabondare strampalato di queste due sorelle tanto diverse ma così complici, in equilibrio tra humour corrosivo e tenerezza. Battute pungenti, ritmo implacabile e poesia, intesa come delicato rumoreggiare di anime, quelle delle due sorelle protagoniste, poesia che lievemente invade la scena, senza mai essere ovvia né tanto meno larmoyant.
La regia di questa pièce è stata intonata con estrema semplicità stilistica e due oggetti “feticcio”: una piccola urna e una vecchia scatola di biscotti, a sottolineare una scelta – in sottrazione – che cita il literary drama. Le due attrici recitano avendo come unico ausilio esterno la voce di un appuntato di polizia che, sul classico ticchettio di una macchina da scrivere, scandisce le scene. Recitazione viva, mai minimale, esplosiva, a volte straniante, raramente realistica. Due sorelle che vivono in simbiosi: l’obiettivo da raggiungere in scena, quindi, diventa mostrare un equilibrio a due nel quale l’una senza l’altra si sente inutile, impotente, perduta.
Le scelte musicali rimandano al mondo dei nostri padri (mi riferisco alla generazione dei settantenni d’oggi) cresciuti a suon di Patachou, Brassens, Aznavour, Vartan ecc.
Un testo a tratti esilarante che dietro l’ironia cela uno sguardo amaro sulla condizione umana, rivelata nel momento in cui ci si trova a chiedere il conto, a due passi dalla morte.
E a due passi dalla morte, finalmente ci si sente liberi, liberi di dire e fare quello che le convenzioni sociali inevitabilmente impediscono. Annette e Bernadette vivono la vecchiaia come un’epoca di libertà, da qui la scelta estetica di non renderle in maniera realistica: curve, incerte, balbettanti,ma vive,mosse da sentimenti forti che svelano fino in fondo l’ombra a cui sono inestricabilmente legate.

Informazioni sulla prevendita

Prevendita biglietti:
• gli sportelli delle Casse Rurali Trentine fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del giorno precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o domenica
• presso il Teatro Sartori il giorno dello spettacolo dalle 18.00 alle 21.00


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala - Casse Rurali Trentine