Due vite, una svolta

Usa, 1977 Durata: 119'
"Dancers"(1987), "Footlloose"(1984), "Nijinsky"(1980) e naturalmente "Due vite, una svolta"(The turning point, 1977), sono le principali opere cinematografiche sul musical e sulla danza del regista, recentemente scomparso, Herbert Ross. La sua carriera nel mondo dello spettacolo ebbe inizio come ballerino e in seguito come coreografo di Broadway. Approdato alla regia ha diretto una trentina di titoli privilegiando le commedie (come quelle di Neil Simon) e i melodrammi. Appartenente a questo secondo filone, "Due vite, una svolta"racconta le vicende di due vecchie amiche che si ritrovano a distanza di tempo: una famosa ballerina dell’America Ballet Theatre e una collega che dovette rinunciare alla danza per la famiglia. La prima si ritrova a quarant’anni priva di una vita privata soddisfacente, mentre l’altra ha il rimpianto di aver rinunciato alla carriera per gli affetti. Un intenso film sullo spietato e affascinante mondo della danza, con una splendida interpretazione di Shirley Maclaine e perfette esibizioni di Mikhail Baryshnikov e Leslie Browne. Le vere chicche coreografiche che si possono ammirare in questo film sono costituite, ad esempio, da alcuni pezzi del Gala organizzato in occasione del venticinquesimo anniversario dell’ABT su coreografie di M. Petipa, G. Balanchine, J. Cranko, eseguite da celebri danzatori della compagnia newyorkese.
"Due vite, una svolta"detiene un triste primato: ebbe 11 candidature agli Oscar senza vincerne nemmeno uno. In compenso Mikhail Baryshnikov si aggiudicò nel 1978 il Premio Speciale David per l’interpretazione.