Duo Frati-Roi

Musica

È stata la prima diplomata in mandolino d’Italia. Ora è una virtuosa contesa dalle migliori orchestre internazionali: Dorina Frati - che nel curriculum vanta collaborazioni eccellenti con Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e Umberto Benedetti Michelangeli - sarà la protagonista del concerto di apertura del programma estivo ospitato nella cornice d’eccezione del Castello di Stenico. Al suo fianco, il pianista Daniele Roi, collaboratore storico del flautista Jean Pierre Rampal, che ha suonato accanto a solisti del calibro di Uto Ughi, Angelo Persichilli e Alain Marion.
Sarà un duo di primo piano, insomma, quello che proporrà, l’11 luglio, un concerto interamente dedicato al repertorio per mandolino e clavicembalo: in programma, un excursus tra le composizioni del primo Settecento, con un particolare rilievo destinato a Domenico Scarlatti. Sia Dorina Frati che Daniele Roi hanno firmato numerose e significative incisioni discografiche.

In programma musiche di
G. Venier (Sonatina in Do maggiore)
Robertì Valentie (Sonata in Mi minore)
Giuseppe Boni (Sonata in La maggiore)
Domenico Scarlatti (Sonata in Mi min. k 81, Sonata in Re min. k 89, Sonata in Sol magg. k 91)

L’accesso al castello è possibile a piedi o utilizzando la navetta, con partenza da Trento (max 29 posti) in Piazza Garzetti (ore 19). Fermate previste a Comano Terme: Grand Hotel Terme, Stazione Autocorriere - APT, Piazza mercato, Castel Stenico.
Da Trento è necessario prenotare la navetta. Tale prenotazione é valida anche come prenotazione del concerto. Si accederà al concerto fino all'esaurimento dei posti disponibili.

Castel Stenico, alle porte del Parco
Aggrappato su uno sperone roccioso che guarda a vista l’omonimo paese, proprio alle porte del Parco Adamello Brenta, il Castello di Stenico fu teatro di lotte secolari: tra le sue mura, che appartennero a svariate generazioni di principi e prelati, l’impianto architettonico porta il segno dei poteri che si avvicendarono lungo il corso del tempo. Pochi chilometri in direzione ovest rispetto alla città accompagnano i visitatori sotto le mura di questo maniero, che fu a lungo avamposto del potere dei Principi Vescovi di Trento: la sua posizione, a cavallo di un passaggio obbligato, costituì motivo di contesa strategica nel territorio delle Giudicarie.
Sorto nel XII secolo, il Castello di Stenico mantiene intatto ancora oggi tutto il suo fascino: nella sua mole si coniugano le testimonianze di tanti stili, dal romanico al rinascimentale, come l’impronta delle mani dei notabili che ne tennero in pugno la guida. È, in particolare, il ricordo del potente Bernardo da Cles a lasciare segni notevoli nell’impianto architettonico del castello: la loggia gettata tra i due principali corpi di fabbrica fu una sua realizzazione. Al suo gusto si devono le decorazioni rinascimentali di numerose sale: il fregio della Sala dei Putti, ad esempio, ma anche quello della Sala dei Medaglioni, decorato con figure allegoriche femminili. Ben lontana dalla leggiadrìa lasciata dal Rinascimento è l’atmosfera che si respira, invece, nelle parti più antiche del vecchio maniero; l’austerità del Medioevo si fa palpabile nella Sala del Giudizio e in quella del Consiglio: anticamera delle oscure prigioni, dislocate nella Torre di Bozone.
Oggi il Castello di Stenico è una sede distaccata del Castello del Buonconsiglio e ospita una parte molto ricca delle collezioni provinciali: ritratti del Settecento, mobili e corredi ecclesiastici del Seicento, arredi e manufatti in legno tipici della tradizione trentina. Merita sicuramente una menzione una collezione estremamente curiosa, che trova posto tra le stanze di Castel Stenico: quella composta da un nutrito repertorio di forzieri, chiavi e serrature.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura Servizio Attività Culturali, Museo Castello del Buonconsiglio - Hanno collaborato: Comune di Stenico, APT Terme di Comano Dolomiti di Brenta