... E fui chiamata Elena

Teatro

Nella suggestiva cornice del Castello del Buonconsiglio prenderanno vita, grazie agli studenti del Liceo "Prati" di Trento, le ombre degli antichi eroi che hanno partecipato alla guerra di Troia, mentre l'ambigua immagine della donna più bella dell'antichità, Elena, tornerà a turbare gli animi e a far riflettere sull'evanescenza ingannevole della realtà.
Infatti il 26, 27 e 28 maggio, ad ore 20.30 (ingresso gratuito, ma si consiglia la prenotazione presso il Liceo "G. Prati" o presso la Scuola di Teatro "Spazio 14" di Trento) verrà allestito lo spettacolo itinerante "...E fui chiamata Elena", dalla tragedia "Elena" di Euripide e dal poemetto "Elena" di Yannis Ritsos, spettacolo prodotto dal Liceo "G. Prati" e da Teatrincorso - Spazio 14, in collaborazione con il Museo del Castello del Buonconsiglio e la Provincia Autonoma di Trento.

Allievi del Liceo “G. Prati”
... E fui chiamata Elena
Direzione del progetto: Prof.ssa Maria Lia Guardini
regia: Elena Marino e Silvia Furlan (Teatrincorso - Spazio 14)
drammaturgia: Maria Lia Guardini, Stefania Donini e
Daria Sartori (Liceo "G. Prati")
luci: Paolo Dorigatti
costumi: Osveldy
scene e oggettistica: Gabriella Gasperini e Sonia Franzolin
Interpreti (Liceo “G. Prati”): Giulia Ancona/Paolo Andreatta/Paolo Caroli/Stefania Donini/Alice Ducati
Giovanni Formilan/Angela Gagliardi/Anna Girelli/Maria Lia Guardini/Maria Luisa Offer/Martina Piacente/Valeria Pisetta/Novella Pretti/Giacomo Rugge/Valerio Rugge/Daria Sartori/Clio Zancanella
Riprese video, aiuto audio e luci (Liceo “G. Prati”): Silvia Groaz, Stefania Sciandra, Alessandro Stelzer, Stefania Tarter
Musiche originali: Tullio Garbari (Liceo “G. Prati”)

La versione del mito scelta da Euripide per la sua tragedia "Elena" (ma si tratta di una tragedia anomala, con alcune situazioni ironiche o addirittura al limite del comico) non è quella più conosciuta, bensì la versione, sostenuta anche dal poeta Stesicoro, che contestava la responsabilità di Elena per lo scatenarsi della terribile guerra di Troia. Elena, sostengono Stesicoro ed Euripide, non ha mai messo piede a Troia, non è vero quanto alcuni (fra i quali anche Omero) sostengono diffamandola. Lei, casta e innocente, è stata rapita da Ermes e trasportata in Egitto, mentre a Troia gli dèi hanno inviato un eidolon, un doppio di Elena, una falsa immagine destinata a ingannare gli uomini e a far scoppiare la guerra. Una guerra inutile, sostiene provocatoriamente Euripide, nata per un'illusione degli dèi e conclusasi nel sangue di infinite vittime. Dietro questo ricorrere insistente della polemica antibellica nell'Elena si intravede il contesto politico, e il momento particolarmente duro per Atene nella guerra del Peloponneso (la tragedia fu rappresentata nel 412 a.C.).

Anche per questo raccontare di guerra e guerrieri lo spettacolo è stato ben accolto dal Direttore Franco Marzatico presso il Castello del Buonconsiglio, dove dal 19 giugno verrà allestita l'importante mostra "Guerrieri, principi ed eroi".

Il poemetto "Elena" del poeta greco Yannis Ritsos (1909-1990) ripercorre invece la figura di Elena indagandone gli aspetti più intimistici e amari. Il lacerato tentativo di ritrovare, fra le ombre di un passato ormai sgualcito e immobile, la consapevolezza di una possibile libertà personale, si risolvono nella struggente bellezza di alcune immagini, come "la farfalla nera striata di arancione" ricordo dell'infanzia, e il fiore che Elena tiene fra le labbra sulle mura di Troia, mentre sotto di lei infuria la battaglia.

Da segnalare il coinvolgimento, la disponibilità a investire tempo, studio, lavoro e il proprio talento, la propria creatività, da parte del folto gruppo di ragazzi del Liceo "Prati" che sono i
protagonisti indiscussi di questo spettacolo.
"...E fui chiamata Elena" rappresenta la conclusione di un percorso teatrale, della durata di un intero anno scolastico, del “Gruppo Teatro Classico” del Liceo "G. Prati" di Trento che, con la preziosa collaborazione di Teatrincorso e della Scuola di Teatro "Spazio 14", intende realizzare un obiettivo importante: creare un più profondo e partecipe interesse allo studio della cultura greca attraverso la ritualizzazione dei suoi testi teatrali più belli.

I ragazzi hanno inteso il teatro come disciplina artistica che libera il talento e la creatività individuali non grazie allo spontaneismo, ma attraverso l'approfondimento e l'appropriazione di alcune tecniche specifiche di quest'arte, nonché attraverso il lavoro di gruppo. Il teatro possiede valore didattico se non si dimentica che si tratta di una disciplina artistica, e in questo senso è stato inteso il lavoro di regia e di coordinamento artistico da parte di Elena Marino e Silvia Furlan. La messa in scena dello spettacolo rappresenta il “punto di passaggio” per una maturazione completa delle tematiche affrontate: grazie ad essa gli allievi hanno l’occasione di confrontarsi con se stessi, mettendo in pratica quello che hanno appreso e creato nei mesi precedenti. Il risultato di questo lungo lavoro, come nel caso felice delle nostre "Medee" (ormai in archivio, ma ancora ben vive nel ricordo di molti) è la scoperta per i ragazzi di un modo nuovo e più bello di studiare e di mettere a frutto il proprio talento e la propria creatività.

Maria Lia Guardini, insegnante presso il Liceo "G. Prati", è l'ideatrice e la responsabile del Progetto di Teatro Classico che da alcuni anni propone questa riscoperta vitale e affascinante del teatro greco. L'entusiasmo della risposta da parte dei ragazzi coinvolti e del pubblico degli spettacoli prodotti, nonché dei giornali e della critica, segnala l'assoluto rilievo del progetto non solo per il mondo della scuola, ma anche per l'offerta culturale dell'intera città di Trento.