E ora parliamo di Kevin
Effetto Notte. Cineforum 2012/2013
Regia Lynne Ramsay
Interpreti Tilda Swinton, John C. Reilly, Ezra Miller, Ashley Gerasimovich, Joseph Melendez, Siobhan Fallon
Paese Gran Bretagna, USA
Anno 2012
Durata 112 minuti
Genere drammatico, thriller
Produzione Independent, BBC Films, Artina Films
Distribuzione Bolero Film
Montaggio Joe Bini
Sceneggiatura Lynne Ramsay, Rory Kinnear
Fotografia Seamus McGarvey
Colonna sonora Jonny Greenwood
Formato colore
In concorso al Festival di Cannes 2011
Frammentato su piani temporali diversi, E ora parliamo di Kevin racconta una storia di inquietante semplicità. Una donna dà alla luce un figlio, ha difficoltà ad accettarlo e accettare i sacrifici che comporta. Il figlio cresce e le cose si complicano, perché agli inevitabili problemi di rapporto si aggiunge un carattere ambiguo e quasi malvagio. Il figlio cresce ancora e, adolescente, fa strage nel liceo che frequenta. La donna deve vivere con questo dramma addosso. E cercare di capire perché. Dramma durissimo e angosciante, E ora parliamo di Kevin quella domanda, quel perché, li impone senza mezze misure al suo spettatore. Cercando di straziarlo come straziata è la protagonista interpretata da una maestosa Tilda Swinton.
Il film di Lynne Ramsay è effettivamente travolgente e devastante: merito delle interpretazioni e soprattutto di una regia di altissimo livello, fatta di dettagli e sfocature, di ellissi e rapide sterzate, di indizi e depistaggi. E di un uso del sonoro (e della colonna sonora) intensissimo, decontestualizzato e destabilizzante. Ma alla Ramsay va riconosciuto un altro merito. Quello di non voler proporre risposte né tantomeno imporre verità. Gli interrogativi della protagonista, del film, di chi guarda, vengono lasciati aperti, senza che questo significhi ignavia o vigliaccheria. Non ci sono cause chiare: con la parziale, comprensibile eccezione in un film così fortemente femminile come questo, di una figura paterna di rara inettitudine. Il perché di un dramma materno, di un rapporto mancato, di un figlio che si trasforma in un mostro, di un odio che è chiaramente anche (e forse soprattutto) amore, di un gesto folle e devastante, vengono magari suggeriti in maniera sottile e subito smentiti da altre possibili versioni. E come esplicitamente recitato nel finale, tutto quel che E ora parliamo di Kevin sembra voler a tratti rendere chiaro, diventa sempre più sfumato e incerto.
con il sostegno di Bottega della Musica
organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte" - in collab. con Unione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Pergine Valsugana